#Football Leaks: FFP, l'UEFA punì il Milan ma graziò l'Inter | OneFootball

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Giacomo Galardini·5 novembre 2018

#Football Leaks: FFP, l'UEFA punì il Milan ma graziò l'Inter

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Sembra una classica storia da bar, il frutto di rivalità calcistiche e di sfottò pre-derby. Invece il quadro che emerge dai documenti in possesso del settimanale d’inchiesta rischia di esacerbare quella che è solo una rivalità calcistica.

Dopo le indiscrezioni sulla Super Lega, sul Fair Play Finanziario e sui pagamenti offshore a Roberto Mancini durante il suo periodo al City, arriva un’altro scandalo a sconvolgere il calcio, stavolta tutto in salsa meneghina.


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La storia è nota: per aver violato i parametri del Fair Play Finanziario, il Milan della vecchia dirigenza targata Yonghong Li aveva rischiato di essere escluso dalle coppe europee, salvo poi essere riammesso in appello.

Anche l’Inter era stato costretto a far quadrare i conti per via di irregolarità nel bilancio: ebbene, si è scoperto che il debito dell’Inter era superiore a quello dei rossoneri.

Ebbene, qual è il motivo della disparità di trattamento?

MISTERO NERAZZURRO

Generalmente, se un club sfora il deficit si hanno due opzioni: la prima (più soft) è accedere al regime di settlmenet agreement, cioè un’accordo tra le parti per la riduzione del debito, cioè quello che è successo all’Inter di Suning.

La secondo, più severa, prevede che la Camera Giudicante dell’UEFA prenda in mano la situazione e bandisca il club dalle coppe (caso Milan), salvo poi essere ribaltata dal ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna.

Ma a quanto ammonta la differenza? Per il Milan, dal giugno 2014 al dicembre 2017 il debito ammonta dai 120 ai 150 milioni. L’Inter, invece, nei 36 mesi che vanno dal 2012 al 2014 ha un rosso che va dai 194 ai 210 milioni di euro.

Perchè questa differenza di trattamento a fronte di un debito molto più grave per i nerazzurri? Dubbi che Fassone aveva già sollevato al TAS, che gli aveva dato ragione. Ma la domanda rimane: perchè questa disparità?