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Giacomo Galardini·2 novembre 2018
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Giacomo Galardini·2 novembre 2018
Si profila un’altra tempesta senza precedenti all’orizzonte della FIFA: secondo la piattaforma online specializzata in inchieste e ‘soffiate’ sul mondo del calcio, ci sarebbero gravi irregolarità commesse dalla UEFA.
Ebbene, la Superlega sarebbe lo scoglio sul quale il mondo del calcio rischia di schiantarsi. L’idea non è nuova: le squadre più grandi dei 5 maggiori campionati europei stavano già discutendo da mesi la possible creazione di una Superlega, che di fatto annullerebbe le competizioni UEFA.
E badate bene: non parliamo della sola Champions League, ma anche dei campionati nazionali. Il Real Madrid, il Barça, lo United, il Bayern, il City, il Chelsea, il Liverpool, il PSG, la Juventus e il Milan – secondo i documenti in possesso dell’European Investigative Collaborations – erano sul punto di farcela.
Insomma, una specie di NBA d’Europa, su modello americano, in cui i club finalmente negoziano con gli sponsor da pari a pari. E ovviamente l’UEFA, per impedirglielo, è stata costretta a fare alcuni concessione, aumentando i premi per le società maggiori, penalizzando tutte le altre.
È questo il quadro emerso dai documenti: mettere fuori gioco i tornei nazionali, destinati a perdere audience e quindi introiti. Le squadre si erano incontrate già nel 2016, secondo i documenti intercettati, ma il progetto non era andato subito in porto.
Le carte di Football Leaks descrivono nei dettagli il negoziato tra i manager delle grandi squadre e L’UEFA: Karl Heinz-Rumenigge, presidente del Bayern Monaco e Andrea Agnelli, presidente della Juventus, erano gli alfieri dei club ribelli.
Da qui la riforma Champions studiata nel 2016 e entrata in vigore quest’anno: il 25% degli introiti viene elargito sulla base dei risultati precedenti, solo il 15% invece con il market pool televisivo nazionale.
Una norma che ovviamente favorisce le squadre più ricche e aumenta il gap con le più deboli. Oltretutto pure i cosiddetti “contributi di solidarietà” pagati dai club più grandi a quelli più piccole sono stati rivisti in modo da favorire le prime.
In questo modo, il gap sarà talmente incolmabile che ad un certo punto i big del calcio potranno mettere a segno il loro piano: un campionato su misura per i padroni del businness calcio, al di sopra delle legge, dalla parte del denaro e non dello sport.