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·19 ottobre 2023

Tonali, scommesse su Milan e Brescia: patteggiamento in arrivo

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Sandro Tonali, ascoltato ieri sia dalla Procura di Torino che da quella Federale, potrebbe presto vedere chiusa la vicenda scommessa con il patteggiamento, strada già scelta da Nicolò Fagioli.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la sanzione per il centrocampista potrebbe arrivare prima della sfida di Champions League fra Newcastle e Borussia Dortmund prevista per mercoledì 25 ottobre, con Tonali che giocherebbe così la sua ultima partita questo weekend. Presumibilmente quella sarà la sua ultima della stagione con la maglia dei Magpies.


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Tonali patteggiamento scommesse – Posizione più grave di Fagioli

La differenza delle ammissioni fatte rispetto a Fagioli, scommesse sulle proprie squadre mentre ne era un tesserato, prima Brescia e poi Milan, portano Tonali a una pena più severa rispetto a quella del compagno di Nazionale, squalificato per sette mese dai campi, con un percorso di recupero aggiuntivo per i cinque mesi successivi. Per l’ex Milan si prospetta, invece, una squalifica di un anno, o poco di più, con paletti più stringenti. Comunque i tempi, così come è stato per Fagioli, saranno veloci.

È chiaro che questa giustizia sprint in qualche modo espone le conclusioni «sportive» alla possibilità che il quadro penale si possa aggravare. Ma è un rischio che si è scelto di correre e comunque l’esistenza di eventuali nuove prove potrebbe comunque portare a una riapertura del fascicolo. Questa decisione della Procura, inoltre, è stata condivisa dalla FIGC, con Gabriele Gravina che vuole anche lui chiudere una delle pagine più difficile da affrontare da quando ha preso la carica di presidente.

La posizione di Tonali, ed ecco perché sarebbe molto vicina una squalifica, è stata confermata dalle stesse dichiarazioni del calciatore che ha fornito sempre la stessa versione, senza mai omettere o ritrattare alcunché, sia alla Procura di Torino che a quella Federale, con quest’ultima che lo ha ascoltato due volte. Tonali ha ammesso di aver scommesso su piattaforme illegali, di aver giocato sul calcio e di aver puntato sul Milan, e probabilmente anche sul Brescia ai tempi in cui militava nel club biancazzurro.

Per il calciatore non si dovrebbe prefigurare il reato di illecito sportivo, visto che le scommesse effettuate riguardanti le squadre di cui era tesserato al momento delle giocate erano tutte a favore dei club, quindi lo stesso Tonali non ha in alcun modo influito sul risultato di quelle partite, visto che ogni calciatore tesserato per la propria squadra deve scendere in campo per il miglior risultato possibile per i suoi colori, cioè la vittoria.

Tonali patteggiamento scommesse – La ludopatia

Inoltre, nel secondo interrogatorio con il procuratore federale Giuseppe Chinè, Tonali e il suo avvocato si sono presentati con una certificazione che attesta come il calciatore sia affetto da ludopatia, problema che non è certo nato qualche mese fa, ma lo affligge da diversi anni, così come per Fagioli ed è quindi probabile che della pena sportiva faccia parte la disponibilità a rispettare un percorso terapeutico già definito.

A differenza però del centrocampista della Juventus, Tonali ha incontrato il procuratore anche se gli accertamenti sul suo telefonino non si sono conclusi, e fornire dichiarazioni mendaci o comunque incomplete era semplicemente molto pericoloso per la posizione del calciatore stesso. Proprio per questo motivo gli inquirenti ritengono la testimonianza del classe 2000 attendibile.

Nella sua testimonianza Fagioli ha indicato in Tonali la persona che lo ha messo a conoscenza di una delle piattaforme illegali utilizzate per scommettere. Inoltre, lo juventino ha dichiarato che anche l’amico era tormentato dai debiti, anche di entità importanti. Però su questo punto, le due versioni contrastano. Tonali, invece, dichiara di non aver contratto nessun debito e di non aver subito alcuna minaccia dalle persone che permettevano ai calciatori di piazzare scommesse anche “a credito”. Tonali ha ammesso di avere un’attrazione fatale verso il gioco, che lo portava a scommettere sia su siti legali si su quelli illegali.

Infine, gli inquirenti dalle testimonianze di Fagioli e di Tonali non hanno però trovato prove o indizi della colpevolezza di Nicolò Zaniolo, il terzo calciatore iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Torino. Il giocatore della Roma, da quanto trapela, continua a negare di essere coinvolto nella vicenda. Lo stesso dicono gli ultimi tre personaggi coinvolti da Fabrizio Corona, Stephan El Shaarawy, Federico Gatti e Nicolò Casale che, insieme a Nicola Zalewski, hanno fatto sapere per mezzo dei propri legali di essere pronti a querelare chi li ha accusati ingiustamente.

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