🗣️ Terapeuta Fagioli: “È finita la pena, non la cura. Ora è sereno” | OneFootball

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·25 maggio 2024

🗣️ Terapeuta Fagioli: “È finita la pena, non la cura. Ora è sereno”

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Il terapeuta, Paolo Jarre, di Nicolò Fagioli ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del centrocampista della Juventus, tornato in campo lunedì contro il Bologna e convocato recentemente in Nazionale. Ecco le sue parole riportate da calciomercato.com:

CAMBIATO – “Ora è molto più sereno e rilassato, lo vedo da come si pone, da come sorride. Risollevarsi da ciò che ha vissuto comporta un enorme cambiamento”.


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PAZIENZA – “Ha avuto la possibilità di esercitarsi in un aspetto fondamentale per i ragazzi della sua età, cioè differire la gratificazione, saper aspettare. Una persona che gioca d’azzardo in pochi secondi passa dal pensiero fugace alla sua concretizzazione. Stare a lungo senza partite e raccontare la propria storia ha rappresentato invece un grande esercizio di pazienza”.

COME ROSSI AL MONDIALE ’82 – “Da subito ho pensato al precedente di Paolo Rossi al Mondiale dell’82. Abbiamo cominciato a parlarne come una possibilità, non come un’ossessione. Spesso gli chiedevano quale fosse il suo obiettivo per il rientro e lui indicava il finale di campionato. Gli dicevo: “Ma chissà, magari si apre una finestrina anche per la Nazionale”. Spalletti mi è sempre sembrato un educatore, oltre che un allenatore. Sa che con ragazzi molto giovani c’è anche una morale da perseguire”.

LA CONVOCAZIONE – “Trovare un equivalente altrettanto emozionale è difficile, ma è importante riscoprire passioni sopite”

PIACENZA E LA FAMIGLIA – “Non è stato facile, lì abitano anche persone con cui ha messo in atto la propria dipendenza. Però ha imparato a riassaporare la dolcezza degli affetti. Rivedere una madre non sarà emozionante come segnare un gol, ma sicuramente è più rassicurante”.

FINITA LA PENA, NON LA CURA – “Sa bene che la Figc ha stabilito la durata della sua pena, non della cura. Il ritorno alle partite ci costringerà a qualche slalom in più, ma il fatto che ci siano è soltanto un bene”.

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