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Alessandro De Felice·24 giugno 2024
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Alessandro De Felice·24 giugno 2024
L’Italia riprende la Croazia all’ultimo respiro. Con il gol di Zaccagni al 98′, gli Azzurri pareggiano i conti dopo la rete di Modric e conquistano la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024 con il secondo posto nel Gruppo B.
Al termine della sfida, il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha analizzato l’1-1 ai microfoni della Rai:
“Ci si crede fino all’ultimo. Il calcio è così. Ci sono momenti clou della partita e quando si sono messi dietro c’era la possibilità di andargli dietro, con uno scambio, come abbiamo fatto. Nonostante abbiamo sbagliato gol clamorosi per la nostra qualità”.
“In qualcosa bisogna mettere mano ed è da rivedere. Ci sono cose illogiche nelle nostre gare, poi bisogna prendere cosa i ragazzi hanno come qualità e bisogna metterli in condizioni di renderle al meglio. Abbiamo passato il turno meritatamente, poi ragioneremo sulle prossime partite”.
A Paolo Condò nella trasmissione di Sky poi Spalletti si è inalberato, rispondendo con un tono di voce molto alto: “Come qualità di gioco siamo sotto livello, inutile girarci intorno! Se facciamo poco si realizza poco”.
“Il nostro è un comportamento dove si vede che si pensa al risultato da portare in fondo senza credere di poterla vincere perché basta il pareggio, anche involontariamente succede. Ma mi aspetto più roba dai miei calciatori, perché a volte ce lo fanno vedere. Bisogna trovare più equilibrio”.
Dopo in conferenza stampa ha risposto in modo seccato a delle accuse: “Formazione frutto di un patto? Lei c’ha ancora 15 anni di pippe prima di arrivare alla mia età. Io so che gliel’hanno detto e fa bene a ridirlo, ma non è un patto. Che ci sia nell’ambiente interno uno che racconta le cose fuori, fa il male della nazionale. Io ci parlo sempre coi calciatori, nessun patto. Qual è la qualità della scoperta in questo caso qui?”
In una risposta lunga in cui Spalletti ha espresso il concetto di non aver paura di perdere si è poi lasciato sfuggire una frase probabilmente ingenerosa: “Ma che ho paura? Altrimenti venivo come voi a vederle le partite e facevo un altro lavoro… Ho la possibilità di acquistare un biglietto, anzi me lo danno gratis”.