Calcionews24
·2 agosto 2025
Abodi sugli stadi: «Prigionieri di impianti dello scorso secolo: passiamo dalle parole ai fatti»

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·2 agosto 2025
Il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi è intervenuto a Sky Sport durante il trofeo dedicato a Gigi Riva, commentando l’iter del decreto Sport e rilanciando la necessità di stadi moderni in vista degli Europei 2032. Il testo andrà in Senato lunedì e, ha assicurato Abodi, sarà operativo entro 48 ore. Ma soprattutto, sottolinea il ministro, è finito il tempo delle promesse: serve un cambio di passo concreto.
IL DECRETO SPORT – «Lo sport è in Costituzione da tempo, dobbiamo cercare di attuare la carta costituzionale. Stiamo portando avanti un lavoro con tutti i portatori d’interesse, dobbiamo cercare di rendere praticabile lo sport per tutti, accessibile a tutti. Vogliamo che lo sport italiano vinca, come sa fare, ma vogliamo occuparci sempre di più della scuola, dei luoghi disagiati. Questo è il senso del decreto, che passa anche attraverso i grandi eventi».
I TEMPI DELL’ITER – «Va in Senato lunedì, credo che in 48 ore uscirà il provvedimento e poi penseremo all’attuazione».
STADI E INFRASTRUTTURE, UNA PRIORITÀ – «Questi appuntamenti sono un ulteriore richiamo alla responsabilità. Abbiamo bisogno di impianti indipendentemente dagli eventi, i Paesi che si sviluppano passano attraverso il miglioramento delle infrastrutture. Noi siamo prigionieri di stadi dell’altro secolo: avendo l’opportunità del 2032, con gli Europei maschili, e del 2029 con quelli femminili, è arrivato il tempo dei fatti. Quello delle parole è passato: dobbiamo trasformare quell’eloquenza in fatti operativi».
COMMISSARIO – «Il commissario che verrà nominato avrà poteri significativi: non sarà invadente, ma incisivo, lavorerà con i sindaci e si metterà al servizio dei privati per far sì che le risorse private possano essere utilizzate per avere finalmente quello che vogliamo da decenni: stadi moderni, accessibili, umani, tecnologicamente avanzati. Non è difficile: gli altri l’hanno fatto, ora tocca a noi».
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