Calcionews24
·22 settembre 2024
In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·22 settembre 2024
Luigi Cagni ha parlato della Sampdoria in esclusiva a SampNews24.
Nel match contro il Cosenza non si è visto quel cambio di passo che la società si auspicava con l’avvicendamento tra Pirlo e Sottil in panchina. Che cosa non ha funzionato?«Da fuori è impossibile giudicare, in una situazione come questa, con il campionato iniziato da poco, cosa funziona e cosa no. Da quello che ho visto, però, mancano quelle cose che dovrebbe avere qualunque squadra, a prescindere dagli obiettivi: cattiveria, rabbia agonistica, intensità. La tattica non conta niente se non hai queste qualità, se non corri. Io ho allenato sia la Samp che il Genoa, so cosa vuole la gente a Marassi: vuole giocatori con rabbia agonistica, gente che corre. Poi parlare di tattiche, numeri e sistemi di gioco diventa inutile: devi far giocare i giocatori per le qualità che hanno. Ma se non hanno cattiveria e intensità il resto non serve. Ad oggi, ti devi adeguare mentalmente al discorso salvezza. E quali caratteristiche servono per salvarsi? Quelle. Tutto il resto viene dopo.»
Cosa ne pensa della scelta di Andrea Sottil? Può essere l’uomo giusto per risollevare la Sampdoria?«Vedo un allenatore più vicino alla mia generazione che a quella attuale. Penso abbia i miei stessi principi, che abbia visto molte cose e che sia capace di risolvere la situazione, essendo stato anche lui, oltretutto, un giocatore di personalità. Le cose che dico lui le conosce benissimo: il problema è poi saper trasmettere queste cose. Penso ne sia capace, poi vedremo. Ovviamente è ancora presto per giudicare: quando arrivai a Brescia (2017, ndr), in una situazione delicata, dissi che mi servivano almeno 3 o 4 partite, e ne mancavano 12 alla fine del campionato. Ora ne mancano 33: bisogna dargli tempo.»