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Emilio Scibona·31 maggio 2023
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Emilio Scibona·31 maggio 2023
Nemmeno José Mourinho ha potuto nulla: il Siviglia si conferma il Re dell’Europa League conquistando per la settima volta la seconda competizione continentale.
Alla Puskas Arena la squadra di Mendilibar ha battuto una Roma generosa e sfortunata al termine di una partita drammatica giocata sul filo di tensione e piena di episodi al limite.
Dopo 148 minuti di gioco complessivo si è deciso dunque tutto alla cinica lotteria dei rigori: a far la differenza gli errori di Mancini (con Bono che para col piede di richiamo) e Ibañez, che prende il palo.
Il rigore decisivo lo trasforma Montiel, già autore del penalty che ha portato l’Argentina al trionfo in Qatar nella finale contro la Francia.
Il tiro inizialmente parato da Rui Patricio è stato ripetuto. Il secondo tentativo è andato a segno. Subito dopo il fischio finale, inquadrato Dybala in lacrime.
L’epilogo drammatico di una partita intensa. I giallorossi erano passati in vantaggio nel primo tempo proprio grazie al gol di Dybala ma nella ripresa il Siviglia è riuscito a pareggiare per la sfortunata autorete di Mancini.
Nei supplementari le due squadre hanno raggranellato le energie residue mettendo dentro tutto quello che avevano senza però riuscire a creare grandi pericoli.
Gioco fermo per quattro minuti nel secondo extratime per il fallo di Lamela su Ibañez, che è costato al difensore brasiliano una ferita al labbro.
I minuti finali sono stati particolarmente concitati con le panchine di Siviglia e Roma arrivate quasi a contatto dopo l’infortunio di Matic (sostituito poi da Bove) con gli andalusi che accusavano il serbo di perdere tempo. Mou è stato trattenuto dai suoi giocatori prima che si ristabilisse la calma.
Il recupero di sei minuti si è dilatato a causa di uno scontro di gioco in area tra Gudelj e Ibañez: il brasiliano ha avuto ulteriori problemi ma ad aver avuto la peggio è stato il serbo.
La Roma ha chiuso in attacco e al 131′ Smalling in girata ha sfiorato il gol prendendo la traversa in girata. L’ultimo brivido prima del fischio finale di una partita durata 148 minuti complessivi e dei successivi tiri di rigore.
A far festa è dunque il Siviglia, che interrompe la striscia positiva dello “Special One” nelle finali europee. La Roma esce a testa altissima ma per la squadra giallorossa è solo una magra consolazione in una serata in cui si è legittimamente sognato un epilogo diverso.
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