Paganini: «L’Inter può vincere in Italia e in Europa, per la Supercoppa vi dico cosa mi aspetto. Mercato? Ecco i piani di Marotta» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·30 dicembre 2024

Paganini: «L’Inter può vincere in Italia e in Europa, per la Supercoppa vi dico cosa mi aspetto. Mercato? Ecco i piani di Marotta» – ESCLUSIVA

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Paganini in esclusiva, dal calciomercato Inter alla stagione dei nerazzurri, ma anche gli obiettivi di Simone Inzaghi ed il lavoro di Beppe Marotta

Paolo Paganini in esclusiva per InterNews24. Con la vittoria maturata sabato sera in casa del Cagliari l’Inter di Simone Inzaghi ha messo definitivamente i lucchetti ad un 2024 a dir poco entusiasmante. Tra trofei vinti, innesti di mercato ed un cambio dirigenziale, l’anno in procinto di fare capolinea rimarrà per sempre incastonato in una pagina di storia nerazzurra. Ora però è tempo di pensare al 2025, nella speranza che questo possa regalare uguali (se non maggiori) soddisfazioni a Lautaro Martinez e i suoi.

Ne abbiamo parlato quest’oggi con Paolo Paganini, illustre commentatore, giornalista e presentatore sportivo. La penna ligure ha analizzato con noi le principali dinamiche legate al mondo del club meneghino. Ecco il suo commento:


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Buongiorno Paolo, iniziamo subito dal nostro campionato. Siamo al giro di boa, sa dirci cos’è che l’ha stupita o impressionata maggiormente di questa prima parte di stagione?

«La crescita dell’Atalanta. È una crescita legata secondo me alla consapevolezza di essere ormai una realtà importante del calcio italiano, specialmente dopo la vittoria dell’Europa League che ha dato alla squadra bergamasca una consapevolezza maggiore e una mentalità più vincente».

Quindi l’Atalanta è la diretta contendente dell’Inter per lo scudetto?

«Sì, assolutamente. Atalanta e Napoli sono le avversarie più agguerrite per contendere all’Inter lo scudetto. Anche perché credo che sia Napoli che Atalanta cercheranno di puntellare la rosa nel calciomercato di gennaio»

A proposito del calciomercato, le ultime indiscrezioni raccontano di un’Inter che difficilmente cambierà qualcosa a gennaio…

«Conoscendo bene Marotta e Ausilio dico…mai dire mai (ride, ndr). Potrebbero anche da qui al termine del mercato fare un colpo importante».

Al contrario il club sembra già pensare all’estate con maggior fermezza, conferma?

«Esatto, so che si stanno muovendo anche in ottica di giugno. L’Inter sta seguendo da vicino Castro del Bologna…potrebbe essere una sorta di alternativa a Lautaro. Ma non dimentichiamo che hanno anche un calciatore che potenzialmente sta dimostrando di essere molto forte: Esposito. L’Inter comunque gode di un organico di primissimo piano. Sia Marotta che Ausilio sono molto attenti a non rovinare eventuali equilibri. Ma ripeto, magari da qui alla fine del mercato – se dovesse esserci qualche uscita, tipo Arnautovic – potrebbero rifilare un colpo all’ultimo momento».

Rimanendo sulla rosa, quanto è importante per Inzaghi avere ‘ricevuto’ un gruppo ampio e ben rodato proprio dal lavoro dei dirigenti?

«Si gioca tantissimo è ad alti livelli. Il pericolo infortunio è sempre dietro l’angolo. Quindi è fondamentale avere una rosa di un certo tipo, anche perché comunque l’Inter l’ha dimostrato…vuole essere protagonista in Italia come in Europa»

Non a caso a giorni si aggiungerà anche l’impegno in Supercoppa, come arriva la scuderia nerazzurra all’appuntamento?

«L’Inter ci arriva in un momento di forma molto buono. Quando ci sono competizioni così circoscritte è fondamentale arrivare nella migliore condizione fisica e mentale. L’Inter ci sta arrivando, forse l’Atalanta sta pagando il grande sforzo fatto finora».

Non abbiamo però citato Milan e Juve. Partendo dai rossoneri, l’ha sorpresa l’esonero di Fonseca?

«È un equivoco che il Milan stava portando avanti da troppo tempo. Mi spiego, se prendi Fonseca lo devi sostenere. Poi lui ha commesso i suoi errori certo… soprattutto legati ad alcuni legami nello spogliatoio non troppo idilliaci. Ora arriva Conceicao che, ammetto, è un allenatore un po’ a sorpresa. Mi aspettavo altri obiettivi. Tuttavia Conceicao ha dimostrato al Porto di essere un allenatore dal livello europeo e da ex calciatore conosce il campionato italiano. L’importante è che riesca a trovare fin da subito il giusto feeling con quei calciatori finiti un po’ ai margini».

E la Vecchia Signora invece?

«La Juventus è al suo anno zero. È andato via Allegri ed è arrivato Thiago Motta. Con delle sue idee, ma anche delle esigenze di bilancio ovviamente da dover salvaguardare. Ci sono state alcune lacune secondo me sul mercato estivo, vediamo se adesso la Juventus le andrà a coprire. Quali? Principalmente che la Juventus non si può presentare ai nastri di partenza del campionato come della Champions con una sola punta di ruolo: Vlahovic. E con l’altra ancora in fase di recupero: Milik»

Concludiamo con uno sguardo più trasversale verso la nostra nazionale. Dopo un Europeo sportivamente parlando drammatico Spalletti sembra aver ritrovato le certezze che cercava.

«Spalletti ha preso una nazionale dove, parlando dell’Europeo, ha avuto poco tempo per intervenire. Lui è un allenatore a cui piace lavorare, di conseguenza quando tu fai il selezionatore della nazionale non hai tantissimo tempo a disposizione. Ora si è voluto cambiare pagina e i segnali mi sembrano incoraggianti! Certo, è anche vero che chiaramente siamo ancora indietro rispetto a nazionali come Spagna e Francia. Però, dei segnali dal punto di vista del gruppo e di giocatori che stanno venendo fuori esprimendo potenzialità importanti ci sono. E sono incoraggianti per il futuro della nazionale!»

Si ringrazia Paolo Paganini per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

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