Icardi lascia il PSG a titolo definitivo: i 🖐🏻 investimenti 👎🏻 dei francesi negli anni | OneFootball

Icardi lascia il PSG a titolo definitivo: i 🖐🏻 investimenti 👎🏻 dei francesi negli anni | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaChampions

PianetaChampions

·2 agosto 2023

Icardi lascia il PSG a titolo definitivo: i 🖐🏻 investimenti 👎🏻 dei francesi negli anni

Immagine dell'articolo:Icardi lascia il PSG a titolo definitivo: i 🖐🏻 investimenti 👎🏻 dei francesi negli anni

Costato 50 milioni di euro, Mauro Icardi ha lasciato a titolo definitivo il Paris Saint-Germain per trasferirsi al Galatasaray in seguito a un anno positivo in prestito in Turchia. Il settimo calciatore più pagato della storia del club ricchissimo ma mai vincente in Europa saluta con pochissime luci e una moltitudine di ombre, tutte già evidenziate prima dell’approdo in Francia. Questo fa echeggiare significativi dubbi sulla lucidità con cui la dirigenza della squadra della Capitale ha operato negli ultimi anni e il rendimento di diversi altri elementi per cui sono state versate cifre clamorose conferma quest’impressione.

Il caso più eclatante non può che essere Neymar. La stella brasiliana incendiò l’estate 2017, convincendo la società a corrispondere al Barcellona i 222 milioni di euro di clausola rescissoria. Una cifra incredibile, tutt’ora imbattuta nella storia del calcio. Nonostante in blaugrana avesse vinto tutto, le attese non sono state minimamente rispettate. Carattere indolente, fragilità fisica, anarchia tattica lo hanno reso un calciatore bellissimo da vedere nelle sue serate migliori ma anche un elemento poco presente e poco incisivo nel corso di tante, troppe settimane. Un risultato incompatibile con la spesa, che ha certificato lo status di incompiuta del PSG.


OneFootball Video


I 50 milioni per il centrale David Luiz, che in Ligue 1 ha iniziato una mestissima fase calante di carriera, i 40 per Leandro Paredes che ancora è tesserato ma ormai gode di scarsa considerazione e scarsissimo mercato, i 36 per il talento mai sbocciato del tedesco Julian Draxler. Sono tante le occasioni in cui i dirigenti che si sono succeduti negli anni hanno dimostrato che grandi budget spesso portano a grande miopia. La possibilità di acquistare quasi chiunque guida il mercato in terreni rischiosi e poco proficui. Le valutazioni che tanti limiti portano affinano l’astuzia e affilano i giudizi, la carta bianca impigrisce e spinge verso eccessi improduttivi.

In un anno in cui Kylian Mbappé può davvero essere ceduto e il progetto tecnico è affidato a un maestro di calcio come Luis Enrique, il Paris Saint-Germain ha la chance di cambiare pelle. Costruire un organico con più rigore e criterio è possibile, anche per la società di Nasser Al-Khelaifi. Necessaria è, però, una profonda autocritica.

Visualizza l' imprint del creator