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·27 giugno 2024

Exor, sale al 17,5% la quota in Philips: investiti più di 3 miliardi nel gruppo olandese

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Ad agosto 2023 Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha deciso di rilevare il 15% di Philips. gruppo che dal 2011 ha scelto di concentrarsi sempre di più nel settore delle nuove tecnologie per la salute. Ora l’azionista di maggioranza della Juventus ha deciso far crescere la propria partecipazione nell’azienda multinazionale con sede in Olanda.

Come riporta l’edizione odierna di MF-Milano e Finanza, secondo dei documenti depositati il 25 giugno scorso alla Security and Exchange Commission (Sec), Exor ha aumentato la propria partecipazione, arrivando a detenere il 17,51%, una quota dal valore di oltre 3,5 miliardi di euro. Questa mossa testimonia la grande fiducia nei confronti del gruppo olandese dei dispositivi medici, cosa che è dimostrata anche dal continuo acquisto d’azioni che già a maggio avevano portato Exor a detenere il 16,1% del gruppo, confermandosi quale maggiore azionista della società.


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Quando Exor chiuse l’accordo per il 15% di Philips, dando seguito alla diversificazione di gruppo nei servizi sanitari, nel tech e nei beni di lusso, ha anche contrattato la possibilità di esercitare delle opzioni di call per aumentare la sua partecipazione al 20%.

Negli ultimi due mesi, Exor ha portato la propria quota in Philips al 17,51%, comprando oltre 19,5 milioni di azioni Philips aggiuntive per circa 481 milioni di euro, spendendo così all’incirca quasi 3,3 miliardi di euro per la sua partecipazione in Philips dal 2023. Gli acquisti più importanti per numero di azioni sono quelli condotti tra il 20 e il 25 giugno, in cui ha acquistato in totale oltre 5,23 milioni di azioni per 127,54 milioni di euro.

La scelta di esercitare per ora l’opzione e aumentare quindi gli investimenti in Philips dimostra anche una maggiore fiducia nel gruppo fondato a Eindhoven ma con sede ad Amsterdam. Soprattutto dopo che ad aprile ha accettato di pagare 1,1 miliardi di dollari per risolvere il contenzioso negli Stati Uniti, che l’ha vista protagonista di una serie di cause legali per dispositivi di respirazione difettosi, Respironics, per persone con problemi di sonno, che sono stati ritirati dal mercato.

Già a fine del 2023 John Elkann si era detto fiducioso che i problemi relativi alla sicurezza di Philips sarebbero stati risolti e che, guardando al futuro, Exor «deve assicurarsi che il rapporto con Philips proceda bene, ovviamente con la possibilità di investire di più». L’investimento in Philips di Exor si inserisce in uno scenario che ha visto la holding presieduta da Elkann virare nettamente verso il mondo healthcare. Tra gli investimenti nella salute vanno ricordati l’acquisto del 10% di Institut Merieux per 883 milioni e del 45% di Lifenet Healthcare per 67 milioni, oltre agli investimenti di venture capital.

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