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Redazione·14 maggio 2024
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Redazione·14 maggio 2024
Mancano ormai solo due turni alla conclusione di questa stagione di Serie A, con tanti verdetti già arrivati e altri, ancora, da decidere in queste battute finali.
E a proposito di verdetti, ecco qui, nel nostro consueto appuntamento del post giornata, i nostri voti da 10 a 0 su quanto accaduto nel weekend: a voi il pagellone!
Abbiamo quasi sempre dato voti altissimi a Thiago Motta e ai suoi ragazzi durante questa stagione, e proprio come all’università, al termine degli esami, a questo fantastico Bologna diamo la lode.
Un anno eccellente, costellato da un gioco bellissimo, una notevolissima qualità degli interpreti, dove spiccano alcune figure: su tutte quella di Zirkzee. La qualificazione alla prossima Champions League, con ben due turni di anticipo, è qualcosa di storico, celebrato come si deve sia dai tifosi che dai giocatori nelle ultime due notti pazze in quel di Bologna.
Una nota di merito a Ravaglia, che a Napoli ha dimostrato il perché Thiago Motta gli sta concedendo sempre più spazio.
Quando l’Atalanta di Gasperini gioca così lascia tutti estasiati: corsa, intensità, tenuta fisica pazzesca, triangolazioni sulle fasce che trovano liberi gli uomini tra le linee che inventano assist e provano conclusioni. Ecco, contro la Roma tutto questo ha funzionato, e quelle vincenti – riferendoci ai tiri – sono entrambi arrivati sui piedi vincenti di De Ketelaere.
La Dea è in uno dei momenti migliori della propria storia: quarta in A con un match in meno, in finale di Europa League e di Coppa Italia. Come andrà, sarà pur sempre un qualcosa di straordinario.
Le luci della ribalta sono tutte per Thiago Motta e De Rossi, autori di azioni straordinarie nelle proprie squadre, e per questo il nome di Gilardino viene spesso – e ingiustamente – messo in secondo piano.
L’ex attaccante di Parma e Milan sta facendo un capolavoro nella sponda rossoblu di Genova, nonostante la cessione di Dragusin: undicesimo posto, una salvezza conquistata già tante giornate fa e un’altra vittoria, che inguaia il Sassuolo, ottenuta senza i gol delle due star del Grifone, Gudmundsson e Retegui. Il voto, per Gila, ovviamente è altissimo.
Due buonissime prove, quelle di Milan e Lazio, che dimostrano il loro grosso potenziale. Se i rossoneri hanno addirittura rifilato una manita al Cagliari, i biancocelesti hanno sofferto un po’ di più ma battuto regolarmente un Empoli con un piede nella fossa.
Da segnalare il ritorno al gol di Bennacer, che mancava all’appuntamento da tantissimo, e di Vecino, che con Tudor conferma di essere uno dei pilastri di questa squadra.
L’arrivo di Gotti ha giovato all’ambiente del Lecce, che viveva un momento terribile dopo la vicenda D’Aversa-Henry. L’ex tecnico dell’Udinese ha saputo riprendere la squadra, e complice alcune vittorie chiave come quelle con Empoli e Sassuolo, è riuscito a compiere il miracolo salvezza, con ben due turni d’anticipo.
Il voto arriva giusto al 6 perché è la media dell’8 col 4 dopo la partita proprio coi friuliani, combattuta con pochissimi mezzi.
Con l’arrivo di De Rossi non avevamo mai visto una Roma così sottotono dal punto di vista fisico, ma non gli si può affibbiare nessuna colpa. I giallorossi, dal 1 Aprile, hanno giocato in maniera fissa un match ogni tre giorni, arrivando fino alle semifinali di EL, dove proprio il Bayer sembra aver tolto tutte le energie ai capitolini.
A Bergamo, infatti, la Roma andava molti km in meno dell’Atalanta, soprattutto nei primi minuti del match dove ne hanno presi due in mezzora. Ecco, forse DDR poteva risparmiare qualche giocatore molto stanco, visto che comunque aveva a disposizione tutta la rosa a eccezione di Dybala e Spinazzola.
Complici i risultati utili di Verona, Udinese e Cagliari nelle ultime giornate, l’Empoli man mano è sprofondata ed è finita 18ª, con un calendario non semplice visto che affronterà i friuliani in quel che sarà uno spareggio e la Roma in corsa Champions.
Il gol manca da ben 3 turni, dopo quello di Cerri col Napoli che è valso i tre punti: ecco, per salvarsi, occorre ritrovare proprio questa, la via della rete.
Un Frosinone che aveva incantato nella prima parte di stagione, che adesso rischia, concretamente, di mandare in fumo tutto quanto fatto di buono finora.
La Serie B è lì: 32 punti, come l’Empoli al 18° posto, e i cinque gol presi per mano dell’Inter campione d’Italia dimostrano un non buono stato mentale. Sta a Di Francesco, adesso come non mai, dare quella scossa per risistemare le cose.
Ci ha pensato Rabiot quasi sul gong, su assist sublime di tacco di Locatelli, ad evitare una clamorosa figuraccia alla Juve, che è stata sotto contro la retrocessa Salernitana per quasi 70′, dopo la prima rete in A di Pierozzi.
Un primo tempo brutto, come dichiarato da Allegri, e anche tre legni colpiti. Ma contro una squadra retrocessa ci si aspettava che la striscia di pareggi – arrivata adesso a 5 – venisse interrotta, e invece così non è stato. È tempo di riflessioni a Torino, che possono, tuttavia, festeggiare la qualificazione alla prossima Champions League, dopo un anno di assenza.
Un disastro senza precedenti per una squadra campione d’Italia, un epilogo che, ora più che mai, tarda ad arrivare per chi vuole che questa stagione finisca quanto prima. Un’altra prestazione imbarazzante della difesa del Napoli, che in pochi minuti finisce KO sotto la velocità e la tecnica del Bologna, al quale si è aggiunto anche la mancanza di cinismo – anzi, la cosiddetta cazzimma napoletana – da parte degli attaccanti.
Per finire, le cose vanno talmente male che i giocatori che, finora, ancora avevano segnato in A, contro gli azzurri si sbloccano e trovano la prima gioia.
Scene a cui non vorremmo mai assistere, soprattutto in un match di calcio, come quelle riprese da un tifoso ospite a Bentegodi durante Verona-Torino.
Il riferimento è all’orrenda immagine in cui un supporter gialloblù è intento a mimare la caduta di un aereo, facendo riferimento alla tragedia accaduta al Grande Torino nel 1949. Il club scaligero, sui propri social, ha subito condannato l’episodio e fatto sapere di aver identificato e allontanato l’individuo in questione.