🧨 Conte: “Kvara ha un contratto, resterà come Di Lorenzo! Padre e agente rispettino i ruoli” | OneFootball

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·27 giugno 2024

🧨 Conte: “Kvara ha un contratto, resterà come Di Lorenzo! Padre e agente rispettino i ruoli”

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Dopo le primissime dichiarazioni rilasciate a margine della conferenza stampa di presentazione andata in scena ieri, Antonio Conte ha parlato nelle scorse ore anche ai microfoni di Sky Sport, Mediaset e Rai. Ecco le sue affermazioni, riprese da TuttoNapoli.net e Sos Fanta:

DE LAURENTIIS – “Siamo due caratteri decisi? Partiamo dal presupposto che c’è un interesse comune. Di solito quando c’è un interesse comune tra persone forti, le persone forti si alleano sempre. Di solito quando l’interesse non è comune si creano poi delle problematiche. Il presidente lo conosco da diversi anni. C’era sempre stata questa promessa di lavorare insieme. Quel giorno è arrivato, c’è comunione di intenti. La strada è tracciata, sappiamo che è difficile. Al tempo stesso siamo due persone testarde che vogliono il bene del Napoli e faranno di tutto affinché il Napoli possa tornare a dare gioia e felicità ai propri tifosi. Qui stiamo parlando di passione allo stato puro: la passione a Napoli c’era, c’è e ci sarà sempre. Siamo nella città dove sono malati di calcio in senso positivo”.


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KVARATSKHELIA – “Partiamo da una base e da una domanda sbagliata. Il problema non è che il giocatore non deve dire resta. Il padre e l’agente devono fare il padre e l’agente. Poi c’è una squadra, una società, un allenatore e poi c’è un contratto. Poi che ci siano delle situazioni da migliorare e risolvere in maniera molto intelligente, proveremo ad essere tutti intelligenti. Se il calciatore è del Napoli rimarrà al Napoli”.

KVARA E DI LORENZO – “Sono punti fermi, il club lo sapeva. Il presidente mi ha detto che sarebbero assolutamente rimasti, ma mi dà fastidio che all’esterno ci sia la volontà di far vedere che ci sia confusione o guerra interna. Io dico che c’è chiarezza di idee e una linea da seguire che le cose sono piuttosto semplici. Loro sanno bene quale è il mio pensiero, sono stato molto chiaro. Sono venuto qui per sposare un progetto: partiamo dal decimo posto e vendere i migliori significa fare chiacchiere. Sono centrali nel mio progetto. Ho parlato con loro, so che c’è stata frustrazione lo scorso anno per tante situazioni. Oggi c’è un nuovo allenatore, il presidente non ha bisogno di vendere e me lo ha promesso. Cercheremo nel migliore dei modi di risolvere, se c’è qualcosa da risolvere. Ma staranno con me a prescindere”.

JUVE – “Partita della vita contro la Juventus? Ma io sentirò anche la partita col Lecce, che c’entra? Sono cresciuto nel Lecce. È inevitabile che io provi dell’affetto per tutte le squadre in cui ho giocato, in cui sono stato allenatore. Detto questo, per me saranno solo avversari”.

LUKAKU E OSIMHEN – “Oggi il dato di fatto è che Osimhen è un giocatore del Napoli. Giocatore eccellente, forte, quindi andare oltre oggi non sarebbe giusto. Una mancanza di rispetto nei confronti di tutti gli altri”.

SCUDETTO – “In conferenza stampa ho detto che quest’anno bisogna star zitti e pedalare. Poche parole e tanti fatti. C’è un dato inconfutabile: ci sono 40 punti di distacco dall’Inter, 20 dal Milan e 15 dalle altre in zona Champions. Cerchiamo di ragionare passo dopo passo, di parlare poco e di fare tanti fatti. Noi dobbiamo fare pochi proclami e tanti fatti”.

FUOCO DENTRO – “Questa sfida arriva nel momento giusto, sulla carta molto difficile. Ci arrivo nell’età giusta dopo esperienze giuste e con grande motivazione. Credo molto nel destino, e quello che mi si prospetta mi dà entusiasmo. Mi ha acceso un fuoco dentro. Non dobbiamo fare proclami o dare illusioni, perché il dato di fatto è che nella passata stagione ci sono stati 40 punti dall’Inter. Distacco importante nei confronti di tante squadre, quindi cerchiamo di costruire giorno per giorno sapendo che sarà dura”.

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