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·8 maggio 2025
Cittadella, Dal Canto: “Partita da dentro o fuori. Vita? Difficile recuperarlo”

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·8 maggio 2025
Alessandro Dal Canto, alla vigilia di Cittadella-Bari, ha raggiunto la sala stampa del Tombolato per analizzare la gara che attende i suoi ragazzi. Riprendiamo le sue parole da trivenetogoal.it:
“Vita? Non ci sono tantissime possibilità che recuperi, però ce lo ce lo riserviamo fino a domani. Per il resto non abbiamo ulteriori problemi su quello che che già c’era. Siamo arrivati a un epilogo dove conta soltanto vincere, non è che ci sia da parlare di un aspetto in particolare, insomma, se non richiamare un normale senso di responsabilità da parte di tutti, ma non ho dei giocatori stupidi da questo punto di vista. Arriviamo alla partita sapendo che è una partita da dentro o fuori di importanza vitale e e stavolta non abbiamo alternative.
La squadra deve avere un piglio giusto, non deve aver paura. Domani non ci vuole paura perché è una partita pesante sotto tutti i punti di vista e e ci sta che l’emotività possa prendere il sopravvento e non deve succedere perché sennò dopo non riesce niente. Non dobbiamo neanche avere la voglia di strafare, perché magari buttarci tutti all’arrembaggio non è la cosa giusta. La tensione porta a fare degli errori poi banali che invece oggi non dobbiamo commettere. Ne ho vissute tante di partite del genere da giocatore e da allenatore. So quello che si prova in partite del genere, bisogna stare con il grado di tensione giusto. Dobbiamo avere l’equilibrio giusto e comunque noi dobbiamo provare a vincere, questo è poco ma sicuro, però provare a vincere non vuol dire andare in 50 in avanti o scriteriati, quelle sono stupidaggini.
Parlare oggi non serve più, eh. Dobbiamo adesso soltanto vincere, quindi non abbiamo altre strade, quindi anche secondo me è meglio chiacchierare poco in generale e tentare di fare oggi quello che eh poteva essere fatto prima e non è stato fatto. Lasagna? Un giocatore forte, difficile arginare i giocatori forti e o o comunque è è riduttivo pensare che un giocatore possa fare una cosa del genere. lavoriamo di reparto, lavoriamo di squadra, dobbiamo essere coesi nell’intento nostro, indipendentemente da chi gioca di loro, che comunque è una buonissima squadra, insomma, questo qua non lo scopro io”.