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Diego D'Avanzo·14 novembre 2024
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Diego D'Avanzo·14 novembre 2024
Alle ore 20:45 l'Italia affronterà il Belgio allo stadio Baldovino di Bruxelles, una partita potenzialmente fondamentale non solo per la Nations League.
Basta un pareggio per essere sicuri del 2° posto nel girone e quindi qualificarsi alla fase fianle della competizione.
Oltre ai conti di classifica, questa partita è importante per "completare un lavoro", quello fatto vedere proprio contro il Belgio fino al 40' minuto: un dominio tattico e qualitativo, spezzato soltanto dall'espulsione di Pellegrini.
Oggi la partita sarà diversa perché alcuni uomini cambieranno: in particolare non ci saranno Ricci e Pellegrini e quindi il centrocampo Azzurro avrà Barella sulla trequarti.
La capacità di legare il gioco e il dinamismo di Barella darà un'accezione ancor più dinamica alla Nazionale, con Frattesi e Tonali sulle mezzali: un centrocampo estremamente moderno, fatto di corsa, qualità palla al piede e gol nei piedi.
Il vertice basso è in ballottaggio. Rovella al debutto oppure Locatelli, due modi diversi di intendere il ruolo: il giocatore della Lazio nel suo ruolo naturale oppure Locatelli, un calciatore ritrovato in pieno con Thiago Motta.
Le sue prestazioni sono lampanti, qualitative e il suo gioco si adatta alle richieste della Juve ma - forse - non è il regista puro cercato da Spalletti né una mezzala d'inserimento (e difatti è stato convocato dopo l'infortunio di Ricci).
Non bisogna farsi trasportare dalla fantasia, ma a questa sosta l'Italia ci arriva con due attaccanti che stanno segnando in continuazione: il capocannoniere Retegui è migliorato non solo in zona-gol ma anche nella scelta delle giocate, spesso giuste nelle intenzioni anche se non sempre perfette nella pulizia tecnica.
E poi c'è Kean nella miglior forma della carriera: concentrato, preciso, voglioso e più sereno psicologicamente. Dovrebbe comunque partire dalla panchina perché Retegui è più adatto a essere un riferimento solitario, mentre la punta della Fiorentina è pronta a subentrare e far valere le sue qualità: velocità e cinismo.
A mancare sul centro-sinistra sarà Calafiori: unico nell'interpretazione del ruolo e nella capacità di sganciarsi in avanti. Però il suo sostituto non è da meno, anzi: Alessandro Bastoni torna nel suo ruolo e ricomporrà la catena mancina con Dimarco, ormai una certezza nell'Inter.
Ciò significa che al centro della difesa ci sarà Buongiorno: leader della 2ª difesa migliore della Serie A che ritorna alla sua posizione originaria: centrale di una difesa a tre, come ha giocato tante volte insieme a Juric nel Torino. Insomma, questa assenza peserà ma - paradossalmente - riporta due giocatori cardine nella loro comfort-zone.
In queste prime 4 partite di Nations League l'Italia è cambiata, Spalletti si è ammorbidito, ha dato chiarezza ma ora è il momento di confermarsi: di far vedere che la vittoria con la Francia non era stata una loro serata storta e il pareggio col Belgio non era stata "solo" una gara di carattere.
È anche il momento di affrontare di nuovo una grande squadra con cui abbiamo già giocato: perché Spalletti ha preso alla sprovvista il Belgio all'andata ma ora l'impalcatura degli "Azzurri 2.0" è più riconoscibile. Non sarà uguale ma simile, con gli stessi principi: quelli che ci erano mancati all'Europeo e che oggi abbiamo trovato.
All'andata poi mancava Lukaku, un terminale decisivo per il Belgio che però non potrà contare sui suoi compagni migliori.
Perché i Diavoli Rossi sono in emergenza: Doku, Bakayoko, Duranville, Openda, Trossard, De Bruyne e De Ketelaere non ci saranno e, anche per questo, i favori sono dalla nostra parte. L'impresa è fattibile e, soprattutto, è fondamentale.
📸 Emmanuele Ciancaglini - 2024 Emmanuele Ciancaglini