🤩All'Inter il 1° round! Dominio, gol mangiati e l'urlo di Arna: che notte | OneFootball

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Marco Alessandri·20 febbraio 2024

🤩All'Inter il 1° round! Dominio, gol mangiati e l'urlo di Arna: che notte

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I vicecampioni d’Europa battono l’Atlético Madrid e si aggiudicano la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Per lunghi tratti è stata un’Inter dominante, che ha creato tanto e sciupato quasi tutto.

Alla fine a deciderla è l’uomo che non ti aspetti, Marko Arnautovic. L’austriaco, entrato per l’infortunato Thuram, vive una notte da montagne russe: prima la disperazione per due enormi occasioni buttate al vento, poi la gioia incontenibile dell’1-0.


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Atletico battuto nel gioco e nel risultato e anzi per i Colchoneros forse la nota migliore della serata è proprio lo score finale. L’1-0, infatti, lascia tutto aperto in vista del ritorno.

Per Inzaghi un’altra conferma della forza del suo gruppo, che anche contro un avversario di livello come gli spagnoli ha giocato un grande calcio: nelle ultime 9 gare casalinghe in Europa, i nerazzurri hanno vinto 7 volte, pareggiando in 2 uscite. Di più, perché per la prima volta sotto la gestione Inzaghi i vicecampioni d’Europa vincono 9 partite di fila tra tutte le competizioni. Non male, per quella che da molti, Simeone compreso, viene additata come una delle big del continente.


90’+5 – FINISCE QUI!! Primo round all’Inter

Dopo cinque minuti di recupero, il direttore di gara fischia la fine! Vince l’Inter, in modo meritato, e lo fa grazie al gol di un ritrovato Marko Arnautovic.

L’austriaco, entrato a inizio ripresa per l’infortunio di Thuram, è parso finalmente in grande condizione. Oltre al gol, anche un paio di grandi chance (sprecate) e tanta corsa.

Ora Inzaghi dovrà pensare al ritorno del 13 marzo, ma lo potrà fare da una posizione di vantaggio.


89′ – Lautaro e Mkhitaryan ci saranno al ritorno

Con la sostituzione di Lautaro, che arriva dopo quella a metà ripresa di Mkhitaryan, l’Inter si toglie di dosso la paura del “giallo”. Non avendo rimediato alcuna ammonizione, i due diffidati ci saranno nel ritorno a Madrid.


79′ – INTER IN VANTAGGIO!!!

E alla fine, dopo mille tentativi, l’Inter passa! Neanche a dirlo, la firma è proprio quella di Marko Arnautovic: erroraccio di Reinildo, che apre la strada a Lautaro. Il Toro davanti a Oblak si fa ipnotizzare, ma sulla respinta arriva Arnautovic che trova l’angolo e sigla il secondo gol in questa sua Champions dopo quello a Lisbona contro il Benfica!


63′ – Cosa si è mangiato Arnautovic!

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Incredibile colossale occasione per l’Inter: azione splendida di Arnautović, entrato davvero bene in partita. L’austriaco parte da metà campo, finta il tiro da fuori e chiede l’uno-due a Lautaro. Il pallone di ritorno dell’argentino, aggiustato anche dalla deviazione di Witsel, arriva perfetto sui piedi dell’ex Bologna, che da pochi metri però spara clamorosamente alto. Disperazione per lui e tutta l’Inter, ma bello il gesto di San Siro che applaude comunque il proprio numero 8.


41′ – Si ferma Thuram!

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Infortunio per Thuram: dopo un suo recupero e uno scarico su Barella, il francese viene riservito e tira in porta. Subito dopo la conclusione, però, si accascia a terra. Soccorso subito, il numero 9 rientra e resta in campo fino all’intervallo, ma sembra non stare per nulla bene. A fine primo tempo, al rientro negli spogliatoi, scuote il capo ricevendo una carezza di incoraggiamento dal compagno in Nazionale, Griezmann.

Nel corso dell’intervallo arriva la prima diagnosi dei medici nerazzurri nei confronti di Thuram, sostituito al 46′ da Arnautovic. Per il francese c’è una contrattura all’adduttore destro che verrà valutata nei prossimi giorni.


38′ – Lautaro, che errore!

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Questa volta l’argentino se lo mangia! Bravissimo Thuram a recuperare il pallone, a resistere al ritorno di Witsel e a servire il compagno di reparto. A quel punto, per il Toro sembra tutto facile, ma invece l’ex Racing “cicca” clamorosamente il pallone e manda a lato, seppur con una deviazione. Occasione gigantesca per l’Inter, che tutto si aspettava tranne un errore del genere da parte del suo capitano.


13′ – L’Inter chiede il penalty!

Subito un intervento che fa discutere: Lautaro prova il tiro al volo, ma colpisce male. La palla, complice una deviazione di Witsel, va a sbattere sul braccio di Molina. San Siro invoca il rigore, ma l’arbitro fa correre. Decisione che pare corretta, perché si tratta di una carambola e, comunque, l’esterno argentino non sembra cercare il contatto.


Si parte!

Tutto è pronto a San Siro per quello che si preannuncia come un partitazo. Inter in nerazzurro, Atletico in completo verde. Sia per Simeone che per Inzaghi il modulo è il 3-5-2, per cui aspettiamoci una serie di duelli individuali.


Che atmosfera a San Siro!!

Come sempre accade quando l’Inter gioca in casa, San Siro è una bolgia. Tutto esaurito, record di incassi e un’atmosfera infuocata, tanto che al momento dell’entrata in campo delle squadre, l’inno della Champions è sovrastato dal frastuono dell’ormai noto “E per la gente che”. Il coro nerazzurro ha colorato gli spalti del Meazza, prima del saluto a Brehme.


Le parole di Marotta

A parlare prima del match come di consueto è stato il dg nerazzurro, Giuseppe Marotta.“Inzaghi il Ferguson dell’Inter? Non lo so. Il cammino che ha fatto Inzaghi è straordinario, è arrivato in punta di piedi e ha dimostrato di essere un bravo allenatore. Lui ha 10-12 anni in meno rispetto ai grandi allenatori in giro per il mondo. Ha superato critiche e pressioni, applicando un metodo di calcio anche bello. Ce lo godiamo, vorremmo gestirlo il più lungo possibile…

Infine, Marotta tocca anche l’argomento società: “Vicini alla chiusura della trattativa per il rifinaziamento del prestito con Oaktree? Non voglio entrare nel merito, parlo con Zhang e posso solo dire che si parla di programmazione e di continuità. Il modello di Zhang ha regalato soddisfazioni e va riconosciuto“.


Il ricordo di Brehme

Nel prepartita, all’interno degli studi di Sky Sport, alcuni ex compagni hanno ricordato Andreas Brehme, scomparso oggi all’età di 63 anni. Prima del match sarà osservato un minuto di silenzio, mentre l’Inter scenderà in campo con la fascia nera al braccio in segno di lutto.

Con Brehme non ci siamo mai persi – il commento di Riccardo Ferri -, telefonava, chiedeva notizie della squadra, delle ambizioni, dei progetti per continuare a vincere. Era veramente un ultras dell’Inter“. Bello anche il ricordo di Bergomi: “È dura per noi, è veramente dura. Noi con Brehme ci sentivamo almeno due volte al mese, lo andavamo a trovare a Bardolino, dove aveva preso casa. Ci sentivamo sempre nella nostra chat InterTrap. Se n’è andato troppo presto ma non lo dimenticheremo mai. Zenga-Bergomi-Brehme è una filastrocca che resterà per sempre


LE FORMAZIONI

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.

ATLETICO MADRID (3-5-2): Oblak; Gimenez, Witsel, Hermoso; Molina, De Paul, Koke, Saul, Lino: Griezmann, Llorente.