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·26 de agosto de 2025
Como, la linea di Suwarso: “Sostenibilità prima dei sogni europei. Prima o poi venderemo”

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·26 de agosto de 2025
Il Como sta vivendo una fase di forte crescita, con oltre 100 milioni investiti sul mercato e la conferma di elementi chiave come l’allenatore Cesc Fabregas e il talento Nico Paz.
Tuttavia, il presidente Mirwan Suwarso ha scelto una strategia improntata alla prudenza, smorzando l’entusiasmo intorno a un progetto che punta sì in alto, ma senza mettere a rischio la stabilità finanziaria del club.
La visione del presidente: crescere senza scommettere sul rischio
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Suwarso ha chiarito la filosofia societaria: “Arriverà un momento in cui, dopo aver valorizzato i nostri giovani, saremo costretti a venderne qualcuno. È una strategia necessaria per garantire sostenibilità economica.”
Parole che sorprendono considerando le recenti ambizioni del club lariano, ma che delineano un piano di sviluppo graduale, lontano dalle logiche di spesa sfrenata.
Europa? Non è una priorità
Il presidente è stato altrettanto netto sulle ambizioni internazionali: “Andare in Europa non è nei nostri piani attuali. Una qualificazione porterebbe maggiori introiti, ma ci obbligherebbe anche a rispettare rigidamente i parametri del Fair Play Finanziario. Non possiamo inseguire un sogno rischiando la bancarotta.”
Un messaggio chiaro, che sposta l’attenzione dalla ricerca del risultato immediato a una progettualità di lungo termine.
Il presente tra grandi acquisti e resistenze
Nonostante questa linea prudente, il Como ha comunque alzato l’asticella: ha ingaggiato Alvaro Morata, che ha accettato di dimezzarsi l’ingaggio pur di vestire la maglia biancoblù, e ha respinto le avances dell’Inter per Cesc Fabregas. Quanto a Nico Paz, astro nascente e oggetto del desiderio di diversi club europei, Suwarso ha rivelato: “Il suo sogno è giocare nel Real Madrid, ma per ora resta con noi.”
Un progetto ambizioso ma con i piedi per terra
La strategia del Como resta chiara: costruire una squadra competitiva, valorizzare i giovani e garantire solidità economica. Le grandi manovre di mercato delle ultime settimane testimoniano l’ambizione, ma le parole del presidente fissano un perimetro: crescere sì, ma senza forzature che possano compromettere il futuro.