Calcionews24
·4 July 2025
Samardzic, obiettivo redenzione con la nuova Atalanta di Juric: maggior fiducia, più libertà sulla trequarti e impegno costante

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·4 July 2025
Non c’è niente di più stimolante di una vera e propria redenzione. Riscattarsi da una stagione negativa e magari approfittando anche dei mille cambiamenti che potrebbero, citando Borghese, ribaltare il risultato precedente.
Samardzic all’Atalanta ha fatto la figura dell’opaco “Sommo Luminescente della trequarti” alla quale le sue luci sono state oscurate dalle tenebre avversarie: il simbolo del salto di qualità mancato tra centrocampo e attacco dopo l’addio di Koopmeiners.
Una stagione a due volti. La prima parte contraddistinta da un buon impatto con dei colpi decisivi che vanno dai goal contro Bologna e Young Boys fino alle sue entrate positive a gara in corso: una pedina perfetta per rompere gli indugi sulla trequarti. Impatto graduale con buone speranze per il ritorno (considerando anche l’Atalanta prima), spostato più avanti rispetto ad Udine, ma le sue caratteristiche potevano fare la differenza nonostante i compiti imposti da Gasp e qualche spostamento verso la fascia che lo metteva un po’ in difficoltà.
Seconda parte assai disastrosa per tutta una serie di motivi: impatto partita nullo, difficoltà, poca grinta e una questione tecnico tattica fatale. La posizione in campo di Samardzic non era né carne né pesce: un misto tra prima/seconda punta in un falso nueve con Maldini dimenticabile, contesto motivato soprattutto dall’assenza di Scamacca.
Tuttavia l’arrivo di Juric potrebbe essere un grande vantaggio e recuperarlo sarebbe fondamentale per l’Atalanta, soprattutto considerando anche la visione del “trequartista” di Ivan: rendere Samardzic una sorta di “Vlasic nerazzurro” garantendogli non solo più minutaggio, ma soprattutto quella libertà tra centrocampo e attacco che con Gasperini non ha avuto (pochi compiti e maggior concretezza).
Non resta che aspettare se con Juric Lazar troverà la sua redenzione, e non sarebbe la prima volta in casa Atalanta: Papu Gomez quando arrivò nel 2014 fece una stagione insufficiente, ma poi con il cambio Colantuono-Reja si rivitalizzò per poi consacrarsi con Gasperini. Una redenzione importante sia per lui che ovviamente per la Dea.