OneFootball
Emilio Scibona¡14 June 2024
In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Emilio Scibona¡14 June 2024
Ci siamo: oggi con la sfida allâAllianz Arena di Monaco di Baviera tra i padroni di casa della Germania e la Scozia inizia ufficialmente la diciassettesima edizione degli Europei.
24 nazionali si sfidano per il titolo continentale, attualmente detenuto dallâItalia, in un percorso che porterĂ una di queste squadre a sollevare il trofeo âHenri Delaunayâ al cielo di Berlino nella finale del 14 luglio in programma allâOlympiastadion.
Ecco qui la panoramica della prima fase, suddivisa in sei gironi che si preannunciano roventi.
Germania, Scozia, Ungheria, Svizzera
Ai padroni di casa, seppur non in pole comunque tra i favoriti per la vittoria finale (Goalimpact calcola un 17,5% di possibilitĂ ), tocca un raggruppamento abbordabile ma non per questo privo di insidie. La selezione di Nagelsmann, collettivo che coniuga lâesperienza di calciatori come Neuer, RĂźdiger, Kimmich, Gundogan, Muller e un Toni Kroos nella sua âLast Danceâ alla talentuosa freschezza di elementi come Wirtz e Musiala ha nella Svizzera lâavversario piĂš temibile.
La selezione elvetica è piena di giocatori che militano o hanno militato in Bundesliga e in generale è una squadra di buon livello che unisce calciatori esperti come Sommer, Akanji, Rodriguez, Freuler e Xhaka a giovani di belle speranze, tra cui il milanista Okafor e lâattaccante del Burnley Amdouni. La Svizzera proverĂ a mettere i bastoni tra le ruote alla âMannschaftâ nella corsa al primo posto ma i teutonici restano comunque i favoriti.
A contendersi invece la terza piazza che potrebbe (dipenderĂ da punti e differenza reti) valere gli ottavi Ungheria e Scozia. La nazionale magiara (allenata dal ânostroâ Marco Rossi) che ha in Szoboszlai il suo leader tecnico in termini qualitativi sembra avere qualcosa in piĂš rispetto alla âTartan Armyâ che però non va assolutamente presa sotto gamba (come vedremo con i dati di Goalimpact, che vede favorita).
Come tutte le squadre anglo-sassoni la selezione guidata da Steve Clarke â e capitanata da Andrew Robertson â venderĂ la pelle a carissimo prezzo. Si prospetta dunque un girone dagli elevati toni agonistici.
(dati di Goalimpact)
Spagna, Croazia, Italia, Albania
La nazionale campione in carica, la detentrice della Nations League e la terza forza agli ultimi mondiali: elementi piĂš che sufficienti per rendere il girone B il gruppo di ferro, anche se va detto che non è lâunico di questo Europeo ad essere veramente impegnativo. In questo contesto si inserisce lâAlbania, che se proprio deve essere squadra materasso farĂ di tutto per risultare scomodo a Italia, Spagna e Croazia. Tre squadre che, a distanza di 12 anni si ritrovano di nuovo nello stesso girone.
Le âFurie Rosseâ sulla carta sembrano avere qualcosa in piĂš rispetto agli Azzurri e alla selezione balcanica che, probabilmente, si ritroveranno in bagarre per il secondo posto: i dati di Goalimpact danno per certo lâaccesso alla fase ad eliminazione diretta con un 97,5%.
La nostra nazionale sotto il profilo tecnico sembra essere un poâ piĂš attrezzata (neanche troppo però) rispetto a quella guidata da Dalic: chiave di lettura confermata dal 76,2% di chance per gli ottavi rispetto al 69,1% di Goalimpact. La pressione maggiore rispetto alla Croazia, squadra che per altro non ha mai perso una partita contro lâItalia, può tirare qualche scherzo. La sensazione è che per entrambe possa essere determinante la partita contro lâAlbania (22,7% per gli ottavi), fondamentale in classifica e segnare reti che possano essere decisive in caso di arrivo a pari punti nel girone, con la prospettiva di ritrovarsi nel gruppo delle migliori terze.
Questo ovviamente a meno di clamorosi harakiri della Spagna, squadra che negli ultimi anni nei grandi eventi ha alternato cose buone a scivoloni enormi come quello dellâultimo Mondiale. Insomma si preannuncia senza mezzi termini una bagarre a 3.
Slovenia, Danimarca, Inghilterra, Serbia
Alla nazionale inglese, sulla carta una delle tecnicamente piĂš attrezzate assieme alla Francia per poter puntare alla vittoria finale, tocca un girone sulla carta alla portata ma decisamente piĂš ostico rispetto a quello della Germania. Goalimpact stima comunque un 90,4% per lâaccesso agli ottavi.
Lâinsidia principale per i âThree Lionsâ è data dalla Danimarca, squadra con buona qualitĂ e fisicamente strutturata, spinta anche dal desiderio di prendersi la rivincita della semifinale dellâultima edizione degli Europei, persa per 2-1 dopo 120 minuti tirati. Per loro un 71,9% di possibilitĂ di passare il girone.
Nel ruolo di terzo incomodo câè poi la Serbia (60,4%): in termini di pura qualitĂ ha poco da invidiare anche alle squadre di vertice ma resta da trovare quella quadratura che nelle grandi manifestazioni le è sempre mancata.
In questo contesto si inserisce la Slovenia (47,4%), squadra da non prendere sotto gamba sia perchĂŠ ha individualitĂ di spessore (Sesko e Ilicic, che sarĂ un piacere rivedere in campo in un grande palcoscenico) sia perchĂŠ ha dimostrato di essere un collettivo granitico e compatto. La squadra di Southgate dovrĂ dunque sudarsi la vetta con cui presumibilmente se la giocherĂ contro la nazionale danese.
Per il terzo posto sarĂ probabilmente derby balcanico: la Serbia ha dalla sua il talento, la Slovenia la soliditĂ e il fatto di non avere nulla da perdere. La nazionale di SMS, Tadic e Vlahovic resta favorita ma mai dire mai.
Polonia, Olanda, Austria, Francia
Ed eccolo qui il secondo girone della morte: sulla carta persino piĂš equilibrato e competitivo rispetto al nostro Gruppo B. La Francia, sulla carta lâorganico piĂš forte ai nastri di partenza (94%), è chiamata sin da subito a mostrare di che pasta è fatta perchĂŠ le avversarie sono di tutto rispetto.
In primis câè lâOlanda (82,5%) che, nonostante tutti gli infortuni che lâhanno colpita (specie a centrocampo, reparto falcidiato dalle assenze di De Roon, de Jong e Koopmeiners) resta una rivale piĂš che temibile nella corsa al primo posto. La nazionale di Ronald Koeman non è in Germania per fare da comparsa ma anche gli âOranjeâ sanno di dover sin da subito premere sullâacceleratore e di non poter scherzare.
A completare il gruppo ci sono infatti Polonia e Austria, due squadre che, al di lĂ di valori tecnici complessivamente non disprezzabili, in questo tipo di partite possono creare non pochi grattacapi.
Sulla carta la selezione polacca avrebbe qualcosa in piĂš in termini di qualitĂ ed esperienza rispetto alla nazionale guidata da Rangnick: i recenti infortuni che hanno decimato lâattacco con Milik tornato a casa e Lewandowski ai box per la prima partita hanno accorciato il gap, comunque non cosĂŹ ampio, tra le due selezioni. Goalimpact, però, da solo un 29,9% di possibilitĂ di passare il girone, rispetto al 60,7% dellâAustria.
I vice-campioni del Mondo in questo contesto si inseriscono come i favoriti con lâOlanda subito in scia: ovviamente a patto di partire subito con il piede giusto. Altrimenti câè persino il rischio di qualche sorpresa, bella o brutta dipende dalla prospettiva.
Belgio, Slovacchia, Romania, Ucraina
Tra tutti i gironi il gruppo E è probabilmente quello piĂš livellato verso il basso. A spiccare su tutte câè il Belgio (92,1%) che vuole provare a regalarsi un cammino da protagonista dopo la delusione del mondiale qatariota: sulla carta i âDiavoli Rossiâ (anche considerando lâinspiegabile non convocazione di Thibaut Courtois) sono decisamente piĂš attrezzati rispetto alle rivali e partono con tutti i favori del pronostico.
La presenza di gente come Mudryk, Zinchenko, Zabarnyi, Tsygankov Malinovskyi, Sudakov e Dobvyk (Pichichi dellâultima Liga con il sorprendente Girona) rende invece lâUcraina la candidata piĂš consistente per il secondo posto (74,5%): la squadra di Rebrov dopo la vittoria nello spareggio con lâIslanda arriva con la voglia di far bene e regalare una gioia al paese in un momento storico a dir poco tremendo.
Per il terzo posto e la speranza di riuscire a qualificarsi agli ottavi se la vedranno Romania (52,5%) e Slovacchia (49,6%) in una sfida sulla carta equilibrata. La selezione dei Carpazi ha nei singoli una qualità complessivamente maggiore (si pensi a Mihaila, Man e Ianis Hagi nonchÊ alla presenza di Dragusin in difesa) ma decisamente meno esperienza internazionale della nazionale di Calzona, che può contare su gente scafata come Skriniar, Lobotka e i senatori Kucka e Pekarik e ha comunque qualche buona individualità , tra tutti Suslov.
In questi contesti la maggiore expertise può essere determinante: non ci sarebbe però da stupirsi se da questo girone uscisse una delle due peggiori terze.
Turchia, Georgia, Portogallo, Repubblica Ceca
Anche nel gruppo F câè una favorita dâobbligo: il Portogallo (94,9%). Allâinterno di questo girone la selezione lusitana ha decisamente una marcia in piĂš rispetto alle concorrenti, che non vanno comunque sottovalutate.
La Turchia dopo le delusioni del 2016 e del 2020 ha buone possibilitĂ di tornare a qualificarsi per gli ottavi (63,1%): dâaltronde alla squadra allenata da Vincenzo Montella non mancano giocatori di esperienza e profili di talento, da capitan Calhanoglu alle due stelline emergenti Guler e Yildiz, giusto per citare i nomi piĂš altisonanti.
Occhio però a non prendere sottogamba la Repubblica Ceca, a cui infatti Goalimpact da qualche punto in piĂš (66,5%). Anche se i tempi dâoro della generazione dei vari Nedved, Cech, Koller e Rosicky sono ormai andati e da un bel pezzo, la nazionale ceca agli Europei resta sempre un brutto cliente e il valore complessivo di una rosa che ha in Coufal, Barak, Soucek e Schick i suoi pezzi migliori, resta comunque rispettabile.
La Turchia (che già ad Euro 2008 eliminò i cechi in una sfida spareggio nel girone, che se fosse terminata in pari avrebbe richiesto la monetina per decretare il vincitore) parte comunque leggermente avanti.
Per la Georgia, unica debuttante di questa edizione dellâEuropeo, si prospetta dunque un cammino abbastanza complicato. La squadra del c.t. Sagnol sulla carta non è un armata brancaleone: a disposizione ci sono giocatori anche di buon talento come il portiere Mamardashvili, il centrocampista Chakvetadze, il centravanti ex Ajax Mikautadze e soprattutto il leader tecnico Kvicha Kvaratskhelia, chiamato a trascinare la squadra.
Nei prossimi quindici giorni sarĂ dunque definito il tabellone della fase finale, che comincia il 29 giugno e che porta dritti fino alla gloria europea.