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·16 de julho de 2025

Un futuro tutto da scrivere per l’Italia a Women’s EURO 2025

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Il grande spirito di squadra è stato la caratteristica principale di questa Italia che ha conquistato la qualificazione ai quarti e adesso sogna in grande ascoltando una famosa canzone del passato. Festeggiare una sconfitta può sembrare un controsenso, ma quando la sconfitta non ti impedisce di raggiungere i quarti di finale di UEFA Women’s EURO 2025, allora quella gioia diventa più che comprensibile. Questo è esattamente quello che è successo a Berna venerdì sera all’Italia. Nonostante la sconfitta per 3-1 con la Spagna, grazie al risultato nell’altra partita del girone, l’Italia di Andrea Soncin si è classificata seconda nel Gruppo B e ha iniziato a festeggiare allo stadio Wankdorf una qualificazione che mancava alla nazione esattamente da 12 anni. La qualificazione dell’Italia ai quarti è stata possibile grazie al successo del Belgio sul Portogallo nell’altra partita del girone, e così mercoledì a Ginevra le Azzurre affronteranno la Norvegia nei quarti di finale. Dopo essere arrivate fin qui grazie alla coesione, all’unità e allo spirito di squadra, queste qualità potrebbero rivelarsi ancora una volta la loro arma segreta nella fase a eliminazione diretta.

“Siamo un gruppo di ragazze con i piedi per terra, unite da un sogno comune”, dice l’attaccante Michela Cambiaghi. “Ci nutriamo l’una dell’energia dell’altra. Anche quando c’è tensione, sappiamo come scrollarcela di dosso con un sorriso e un cuore leggero”. Gran parte di questa atmosfera è merito di Soncin, che ha ricostruito la consapevolezza e fiducia nei propri mezzi di una squadra che aveva fallito sia a Women’s EURO 2022 che alla Coppa del Mondo femminile FIFA 2023. L’allenatore dell’Italia ha assunto questo ruolo da neofita del calcio femminile, ma ora ne è un fervente sostenitore. “Molte persone parlano di calcio femminile senza conoscerlo”, spiega. “Non lascerei questo mondo per nulla al mondo”.  Dopo la partita con la Spagna, Soncin non è riuscito a trattenere le emozioni e le lacrime. “È il momento più bello della mia vita”, ha detto. “Quello che abbiamo fatto è magico. Abbiamo messo tantissima passione. Volevamo scrivere la storia, e ci siamo riusciti”.


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Ora le Azzurre non vogliono fermarsi. Tanto che la canzone ‘Unwritten’ di Natasha Bedingfield, un successo del 2004 tornato in auge grazie alla TV e ai social media, è diventata l’inno non ufficiale della squadra. Il capitano Cristiana Girelli e compagne la ascoltano a rotazione continua col loro speaker bluetooth e si divertono ad ascoltare musica durante gli allenamenti nel campo base di Weggis (quando è consentito) o, come si è visto a Berna, al termine delle partite. Per quanto riguarda l’altoparlante, è stato un regalo di Soncin in persona. Dopo le partite, l’Italia si riunisce in cerchio per riorganizzarsi e riflettere. Di solito, è Soncin a parlare. Ad aprile dopo la vittoria per 3-0 contro la Danimarca in UEFA Women’s Nations League, la centrocampista Arianna Caruso ha fatto la richiesta a nome della squadra. Prima della partita, infatti, le ragazze avevano detto che in caso di vittoria avrebbero chiesto qualcosa di speciale all’allenatore, e così è stato: “Al prossimo ritiro devi portare una grande cassa per ascoltare la musica!”

Quando Soncin ha accettato la richiesta delle calciatrici, sono iniziati i festeggiamenti con le ragazze che lo hanno abbracciato in massa. E quando la squadra si è ritrovata in ritiro per le partite di Women’s Nations League contro Svezia e Galles, l’allenatore si è presentato con il tanto atteso altoparlante. “Ora avete la vostra musica”, ha detto Soncin alle giocatrici sorridendo. “Sapete bene come ‘ballare’ in campo. Non vi chiedo risultati. Non sono questi a definirci. Vi chiedo solo di credere nel sogno che condividiamo. Coltivatelo. Ogni giorno”. E ad oggi il sogno rimane più vivo che mai. I risultati stanno arrivando. E il futuro dell’Italia è ancora tutto da scrivere.

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