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·18 de maio de 2024

Tudor: «Inter con tre numeri 10! Inzaghi? Il sistema non c’entra»

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Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Lazio, partita valida per la trentasettesima giornata di campionato.

CONFERENZA TUDORTudor in conferenza stampa ha risposto alle domande dei colleghi alla vigilia di Inter-Lazio.


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Che Lazio vorrà vedere e cosa servirà in Inter-Lazio?

Una Lazio perfetta perché andiamo a casa della squadra più forte d’Italia, che fa calcio concreto ed efficace. Miglior squadra dell’ultimo anno e dell’ultimo periodo: grande lavoro di crescita e programmazione. Complimenti. Ma noi andiamo là per fare la nostra gara, ci sono sei punti in palio nell’ottica dell’Europa. Andremo al massimo.

Tudor, che ne pensa di Inzaghi?

Simone fa un calcio molto bello ed è stato bravo a crescere nell’arco degli anni. Tanto merito dell’allenatore perché è bravo. Il sistema di gioco non c’entra niente, lui partire da un 3-5-2 che non è mai fisso. Mai capito il gioco europeo, si può giocare molto moderno a tre: conta stile, modo di approcciare e come organizzarsi e nella scelta dei giocatori. Loro a centrocampo hanno tre numeri 10, hanno sempre scelto giocatori giusti. In quel livello non si possono scegliere giocatori non completi.

Vicini al top?

Non c’è mai una vicinanza al top. Importante che ci siano giocatori forti, il calcio fatto in questi anni è stato diverso rispetto a come vedo io il calcio. A me piace avere palla, ma la differenza più grande sono le distanze. Era un calcio bello e giusto, ma le mie distanze nel mio calcio sono diverse. Bisogna finire bene queste due gare, che ci possono dare tanto e poi appena finiamo ci metteremo a programmare la prossima stagione con calma e lucidità.

Quanto pesa il derby perso domani con l’Inter? Luis Alberto convocato?

Mai fatta una domanda positiva, è un grande (ride, ndr). Luis Alberto convocato. Sono 38 gare, si tirano le somme alla fine, si vede dove si arriva. Vedo il calcio in questo modo.

Tudor, in base al suo percorso, c’è un’etichetta nella sua Lazio?

Non c’è etichetta, abbiamo fatto partite di livello buono e altre meno. Quattro di primo livello, la sua analisi è sbagliata. Sono state partite toste. Si va là, si va la partita allo stesso modo: Verona in casa, Inter fuori casa. Si guarda gara dopo gara senza calcoli o etichette, senza pregiudizi, senza pensieri, calcoli e tabelle. Questo è il calcio allenato e vissuto.

Il ruolo di Isaksen oggi e nella Lazio che verrà?

Isaksen ha avuto quel minutaggio là e ha giocato poco, lo stimo tanto. Ha doti fisiche e mentali interessanti. Possono giocare in 11, cinque cambi, scelgo sempre per il meglio della squadra e del club. Ci sono anche altri, tutti hanno possibilità domenica dopo domenica di dimostrare. Stima c’è e il futuro lo vedremo insieme. Si cresce e si cambia.

Tudor, la Lazio ha due portieri di livello: c’è un titolare e una riserva?

Provedel primo portiere e torna in porta, Mandas ha fatto molto bene e siamo contenti per questo. Ma Provedel è il primo, è stato fuori per infortunio e domani giocherà.

Kamada con lei è cresciuto. Cosa deve fare per crescere e migliorare ancora?

Con lui parlo poco non per la lingua perché sta facendo sempre cose giuste, lui è una macchina, non sbaglia niente. Ha un cervello pazzesco collegato con le doti calcistiche, può giocare in tutti i ruoli. Ruba palla e ti porta avanti, lo stimo, è una bella scoperta per me.

Lazio con pochi centimetri?

Si parla di gamba, di potenza, di motore. Qualcosa di naturale, se vediamo la Premier o la Liga vanno più forti non perché sono più alti, ma perché sono più veloci. Quelli bravi e veloci costano tanto e per questo vanno tutti in Premier League. Si arriva alle gare con 130 chilometri ad alta velocità, percentuale pazzesca.

Come stanno Gila e Guendouzi? E il calendario?

Ne abbiamo parlato della cosa non normale del calendario, finisci e devi aspettare una settimana. Spero non succeda in futuro, bisogna pensare prima a queste robe qua. Serve migliorare. Gila e Guendouzi? Bene, sono tornati. Matteo è diventato papà, vediamo oggi di scegliere quelli giusti. Tutti si sono allenati bene e vediamo domani, serve partita di corsa, sacrificio, abbiamo bisogno di 16 giocatori che lasciano l’anima.

Tudor qualcosa su Pellegrini?

Domani gioca e gioca anche Rovella.

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