Calcionews24
·04 de junho de 2025
Norvegia-Italia, Spalletti alla prova del Nord: rimotivare gli interisti delusi e arginare la furia Haaland per una partita cruciale per la qualificazione Mondiale

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·04 de junho de 2025
Un’Italia in cerca di certezze sbarca a Oslo per una sfida cruciale contro la Norvegia di Erling Haaland. Luciano Spalletti deve fare i conti con una rosa falcidiata dagli infortuni e con il morale basso di alcuni senatori, reduci da una stagione logorante e da recenti delusioni. La posta in palio è altissima: un passo falso potrebbe compromettere seriamente il cammino verso le prossime competizioni internazionali.La trasferta norvegese si presenta irta di difficoltà per la Nazionale italiana. Il primo, e forse più impattante, fattore di preoccupazione è la lista degli infortuni. Giocatori chiave, che costituiscono la spina dorsale del gioco di Spalletti, rischiano di dare forfait o di non essere al meglio della condizione. Le assenze, soprattutto a centrocampo e in difesa, costringeranno il Commissario Tecnico a ridisegnare l’assetto tattico e ad affidarsi a elementi con minor esperienza internazionale o reduci da stagioni altalenanti. Questa emergenza potrebbe aprire le porte a soluzioni inedite, ma al contempo espone la squadra a maggiori incertezze in una gara dove la solidità sarà fondamentale.Al centro dei pensieri, e inevitabilmente dei timori della retroguardia azzurra, c’è lui: Erling Haaland. Il bomber del Manchester City rappresenta un autentico spauracchio per qualsiasi difesa e la sua sola presenza è in grado di condizionare l’intera partita. La sua potenza fisica, la velocità in progressione e un istinto del gol quasi sovrannaturale richiedono una marcatura speciale e un’attenzione costante per tutti i novanta minuti. La stampa sportiva italiana, in questi giorni, non fa che sottolineare come arginare il ciclone Haaland sia la chiave di volta della partita. Si ipotizzano raddoppi di marcatura, una linea difensiva più bassa e una maggiore aggressività nei duelli individuali.In questo contesto di emergenza difensiva, prende quota l’idea di vedere Federico Gatti titolare al centro della difesa. Il centrale della Juventus, noto per la sua fisicità e la sua abilità nel gioco aereo, potrebbe essere l’uomo giusto per contrastare la strapotenza di Haaland. Gatti ha dimostrato, nel corso della stagione con il suo club, di non tirarsi indietro di fronte a sfide impegnative e di possedere quella “garra” che in partite del genere può fare la differenza. La sua eventuale presenza dal primo minuto rappresenterebbe una scommessa per Spalletti, ma anche il segnale di voler affrontare a viso aperto il pericolo numero uno della Norvegia. La sua capacità di anticipo e la sua aggressività potrebbero rivelarsi armi preziose per limitare il raggio d’azione del centravanti norvegese.
Un’altra sfida, forse meno appariscente ma altrettanto complessa per Luciano Spalletti, è quella di rimotivare il blocco interista. I giocatori nerazzurri, reduci da una stagione estenuante e, per alcuni, culminata con delusioni cocenti (si pensi ad un’eventuale finale di Champions League persa e a un campionato sfumato sul filo di lana), potrebbero accusare un calo di tensione fisica e mentale. Il Commissario Tecnico dovrà trovare le parole giuste, fare leva sull’orgoglio e sul senso di appartenenza alla maglia azzurra per rigenerare energie e motivazioni. Far dimenticare le scorie di una lunga stagione di club e ricalibrare gli obiettivi sull’importanza della Nazionale è un compito delicato, che richiederà tutta l’esperienza e la capacità gestionale di Spalletti. Il rischio è quello di avere in campo giocatori appagati o scarichi, un lusso che l’Italia non può permettersi contro un avversario ostico come la Norvegia.Infine, non si può sottovalutare l’importanza cruciale della posta in palio. Una vittoria a Oslo significherebbe mettere un’ipoteca importante sulla qualificazione, allontanare una diretta concorrente e infondere fiducia a tutto l’ambiente. Un pareggio lascerebbe la situazione aperta, ma con la consapevolezza di aver superato indenni una trasferta complicata. Una sconfitta, al contrario, accenderebbe un campanello d’allarme, complicando i piani e aumentando la pressione in vista dei successivi impegni. Ogni punto perso in questa fase potrebbe pesare come un macigno sul bilancio finale. La squadra dovrà scendere in campo con la consapevolezza che non si tratta di una partita come le altre, ma di uno snodo fondamentale per il proprio futuro. La capacità di gestire la pressione e di trasformarla in energia positiva sarà determinante per uscire indenni dal catino di Oslo.