Calcio e Finanza
·17 de dezembro de 2024
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·17 de dezembro de 2024
Crescono gli arresti, calano gli indicatori dei reati. Tanto da alimentare «un moderato ottimismo» nell’infinita emergenza sicurezza. Il bilancio dei primi sette mesi per il questore Bruno Megale è positivo, anche perché tra poco saranno effettivi 600 operatori in più delle forze dell’ordine (al netto del turnover tra pensionamenti e nuovi ingressi).
Questi primi sette mesi di gestione Megale — che a Milano ha svolto gran parte della sua carriera tra Digos e Antiterrorismo — sono stati caratterizzati dall’esplosione del tema della gestione criminale del tifo organizzato di Inter e Milan. Ai primi di settembre, ricorda Il Corriere della Sera, il delitto “eccellente” di Antonio Bellocco, rampollo della famiglia di ’ndrangheta di Rosarno, ma anche l’inchiesta “Doppia curva” della Dda e della squadra Mobile che ha fotografato la presenza della mafia calabrese dietro gli affari delle curve.
Vicenda che ha portato alla decapitazione dei vertici del tifo e alla collaborazione con la giustizia dell’ex capo ultrà Andrea Beretta, killer di Bellocco. Un “pentimento” i cui risultati investigativi sono già arrivati con il sequestro di un arsenale di mitra, pistole e bombe a mano, ma i cui effetti si vedranno nei prossimi mesi.
Per questo, a detta di Megale, «c’è adesso nelle condotte delle due tifoserie una discontinuità evidente. Da una sacca patologica, quale erano le attività degli ultras prima delle indagini, si è passati a una situazione che non può che giovare allo sport». Il tutto «con un possibile effetto domino anche sulle tifoserie di altri club in altre città».
Anche se si tratta di un fenomeno ancora in itinere. Su questo fronte sono stati 127 i Daspo da stadio, 150 quelli fuori contesto, mentre sono stati 122 i Daspo urbani e 138 i cosiddetti “Willy” legati alla micro criminalità.