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·13 de novembro de 2024
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Il calcio di rigore assegnato da Mariani in Inter-Napoli per il contatto Anguissa-Dumfries ha scatenato le polemiche. Prima le dichiarazioni di Antonio Conte a Dazn e in conferenza nel postpartita, poi l’intervento di Beppe Marotta, infine la risposta del suo omologo Aurelio De Laurentiis.
Inter-Napoli: confronto Marotta-De Laurentiis sul rigore
“Io credo che con la tecnologia si migliori la situazione: diminuiscono gli errori“, ha esordito Marotta a margine del premio Nils Liedholm. Il presidente nerazzurro ha proseguito: “Conte è una persona intelligente e un grande comunicatore, avrà il suo obiettivo quando parla. L’arbitro era ben vicino all’azione e sicuramente il contatto c’è stato e il piede è stato spostato: per me era rigore. Se poi si debba dibattere sull’utilizzo migliore del VAR, fa parte di un dibattito costruttivo che va fatto all’interno del sistema calcistico. Se Conte ha voluto spostare il focus? Non lo so, sfortunatamente è stato un episodio neanche rilevante: si può ragionare sulle metodologie dell’applicazione del VAR e su accorgimenti migliorativi per una tecnologia: ma la centralità dell’arbitro deve essere sempre prioritaria. Poi a mio giudizio si tratta di un rigore ineccepibile“.
Poi la risposta di Aurelio De Laurentiis, affidata a un comunicato ufficiale del Napoli:“Ho letto da Los Angeles alcune dichiarazioni di Marotta, a mio avviso fuori luogo. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto: il Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali. Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no. Se c’è un errore arbitrale gli addetti al Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti. Inoltre, gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var”. E ancora: “Credo sia sotto gli occhi di tutti la necessità di mettere a punto un nuovo regolamento del Var per evitare decisioni disomogenee, che ripeto, non farebbero altro che alimentare la teoria del dubbio. È noto, oltretutto, che spesso gli arbitri in campo non sono favorevoli all’intervento degli arbitri del Var, perchè le correzioni delle loro decisioni gli tolgono autonomia e credibilità. Tuttavia, di fronte a episodi eclatanti e a errori palesi, il Var deve intervenire, almeno richiamando l’arbitro alla visione di quanto è accaduto al monitor. Questo per il bene del calcio”.
Insomma, anche durante la sosta il dibattito non si placa. Staremo a vedere se ci saranno altre “puntate” di questo confronto ormai molto acceso.
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