Calcionews24
·1 luglio 2025
Zazzaroni, accusa schok: «Sono solo una claque, baciano la pantofola del potente». Ecco la lista dei campioni che hanno tradito il calcio per la Fifa e Infantino

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·1 luglio 2025
Nell’editoriale di oggi sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni esprime un’aspra e delusa critica nei confronti di una lunga lista di leggende del calcio, tra cui Ronaldo, Del Piero, Kakà e Zidane, accusandoli di aver «baciato la pantofola» al presidente della FIFA, Gianni Infantino, ribattezzato «sultano Al Dollar bin Infantin». Prosegue così un’aperta polemica, praticamente a cadenza quotidiana, che sta facendo contro il Mondiale per Club, manifestazione ritenuta inutile e fatta ad uso e consumo della posizione di potere della FIFA e del suo massimo rappresentante. Il direttore muove da una profonda amarezza nel vedere campioni che hanno regalato emozioni e ricordi indelebili prestarsi a un ruolo che definisce simile a una «claque». Zazzaroni si rivolge direttamente a loro con una serie di «domandine» retoriche e taglienti. Pur mostrando una minima comprensione per chi, avendo dilapidato fortune, agisce per necessità economica o per ambizioni personali come Ronaldo, non mostra alcuna pietà per la stragrande maggioranza di loro, definiti «straricchi, strafamosi e superficiali».
L’articolo è strutturato attorno a tre domande provocatorie. La prima, ironica, chiede se siano orgogliosi di «restituire» al calcio qualcosa dopo aver ricevuto tanto, partecipando alle attività FIFA. La seconda allude ai cospicui rimborsi economici per il loro ruolo di ambassador. La terza e più importante è un affondo diretto: Zazzaroni chiede loro se, da calciatori in attività, avrebbero appoggiato le «assurdità di Infantino», come i calendari folli che mettono a rischio la salute degli atleti e la qualità dello spettacolo, andando contro il parere di medici, tecnici e sindacati. La conclusione è una vera e propria accusa: Zazzaroni paragona questi campioni a una «claque» pagata per applaudire a comando, anche di fronte a evidenti errori («stecche»). Li accusa di aver tradito la natura del loro stesso calcio, svendendo la propria immagine e il proprio passato per avallare una folle corsa al denaro e al potere che sta snaturando lo sport che li ha resi grandi.