Yepes: «Dobbiamo salutarci Sampdoria… Ti porterò sempre con me!» | OneFootball

Gerard Yepes oggi ha sfruttato i propri profili social per accomiatarsi dalla Sampdoria: tutte le sue dichiarazioni

Gerard Yepes ha fatto tutta la trafila nelle giovanili dei blucerchiati fino ad arrivare in prima squadra. Il classe 2002 spagnolo oggi treamite i propri profili social ha salutato la Sampdoria e i suoi tifosi. Le sue parole:

SALUTO E PERCORSO – «Mia cara Sampdoria. Oggi, finalmente, posso scriverti. Sono arrivato a Genova a soli 16 anni, e sono cresciuto accanto a te, lontano da casa e dalla mia famiglia. In tutti questi anni prima sugli spalti e poi sul verde di Marassi, sono sempre stato orgoglioso di difendere la tua maglia, la maglia più bella del mondo, dall’U 17 fino alla prima squadra. Anno dopo anno ho cercato di di fare del mio meglio, non mi sono mai arreso di fronte alle avversità e ho dato sempre tutto quello che avevo, sempre con umiltà e senza chiederti nulla di straordinario. Sono stato sette anni meravigliosi in cui mi hai dato l’opportunità di conoscere tantissime persone straordinarie che non dimenticherò mai. Sette anni in cui abbiamo vissuto tanti bei momenti, altri non tanto, certo».

ULTIMA STAGIONE – «Purtroppo quest’ultimo anno è andato storto dall’inizio e niente è finito come tutti desideravamo. “Ce l’abbiamo fatta alla fine”, si, ma non era quello il nostro vero obiettivo. Comunque ci sono cose che restano sempre nel cuore, non importa come finiscono. Il mio amore per questa città, per questo club, per questa tifoseria unica al mondo e per questi magici colori non avrà mai fine».

RINGRAZIAMENTI – «Ecco perché voglio ringraziare chi durante tuti questi anni ha creduto in me ed anche chi in me ha creduto meno, da Casa Samp fino a Marassi, perché ho imparato qualcosa da tutti e tutti mi hanno aiutato a crescere in un modo o nell’altro. Cara Sampdoria, ti ho dato un terzo della mia giovane vita e tu l’hai resa speciale. Perché alla fine ciò che conta non sono gli anni della vita, ma la vita che metti in quegli anni. Adesso devo partire… ed ormai dobbiamo salutarci… e si, lo faremo a voce… ma io non riuscirò mai a farlo con il cuore. Ti porterò sempre con me!».