📉 TOP e FLOP dopo il KO! Cosa si è visto nella 1ª Juve di Thiago Motta 💣 | OneFootball

La prima uscita della Juventus targata Thiago Motta si è conclusa con una pesante sconfitta per 3-0.

Un KO che fa rumore, soprattutto perché arrivato con una formazione che milita nella seconda serie tedesca, il Norimberga di Miroslav Klose.

Un passo falso che, però, deriva da una condizione fisica diversa, con i tedeschi che la prossima settimana inizieranno ufficialmente la loro stagione con il debutto in campionato.

Ma cosa lascia in casa bianconera la prima amichevole del nuovo ciclo Thiago Motta?

VLAHOVIC

Non è stata certamente una gara indimenticabile per Dusan Vlahovic, entrato nella ripresa e subito con la fascia di capitano al braccio.

Il serbo ha inciso ma in maniera negativa, fallendo il calcio di rigore – conquistato da Weah – del possibile 1-1. Per il resto si tratta di una prima sgambata in cui ha comunque completato 2 dribbling ma è stato anche impreciso, perdendo 2 volte il pallone nella sua gestione.

MODULO

Thiago Motta ha schierato in entrambi i tempi la Juventus con un 4-2-3-1, un sistema di gioco già utilizzato in passato. Con tutte le varianti del caso a seconda dell’avversario, del match e del momento della gara, questo modulo sarà la certezza della formazione bianconera.

Motta nel post-partita ha comunque analizzato gli alti e bassi della partita in modo lucido: “Non siamo riusciti a entrare nel gioco, a controllarlo. All’inizio del secondo tempo è andata molto meglio. Dobbiamo allungare questa fase di possesso per organizzarsi e stancare l’avversario prima di trovare lo spazio dove possiamo attaccare”.

DIFESA

Tra le note stonate della prima amichevole della Juventus di Thiago Motta c’è senza dubbio la difesa. Il reparto arretrato non ha lavorato come ci si aspettava, commettendo qualche errore di troppo e qualche distrazione pagata a caro prezzo.

Nel primo tempo i bianconeri hanno concesso ben 7 tiri al Norimberga (contro i 2 della Juve) mentre nella ripresa le conclusioni subite sono state 4: un dato “migliore” che è stato penalizzato dalle 2 reti incassate sul finire di gara.

I NUOVI

Se da una parte Khephren Thuram non ha brillato a causa di una condizione fisica ancora non al top, dall’altra nella prima gara della Juve si sono messi in mostra altri due nuovi acquisti: Di Gregorio e Cabal.

L’ex portiere del Monza si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa nel primo tempo, mentre il difensore ex Verona è apparso a suo agio sia nel coprire i compagni all’occorrenza, leggendo le traiettorie, che in fase di impostazione.

DJALÓ COME CALAFIORI

Libero di inserirsi e creare superiorità numerica partendo da dietro fino alla metà campo avversaria. Tiago Djaló ha ricordato a molti il Calafiori visto a Bologna con Thiago Motta.

L’italo-brasiliano ha concesso all’ex Lille la libertà di avanzare all’occorrenza, offrendo nuove soluzioni tattiche ai compagni. Ciò si riflette anche nei suoi 4 passaggi nell’ultimo terzo di campo e anche nel tocco registrato nell’area di rigore avversaria.

DUE JOLLY

Fresco di rinnovo di contratto, Fabio Miretti potrebbe essere uno dei jolly della Juventus di Thiago Motta.

A Norimberga il centrocampista classe 2003 è stato schierato da trequartista: ruolo in cui è apparso ordinato ma senza guizzi particolari, i dati parlano del 100% di passaggi riusciti ma di zero 1 Vs 1 vinti su 7 tentati. Il suo utilizzo davanti la difesa in stagione non è quindi da escludere.

Discorso simile per quanto riguarda Cambiaso, che è partito nel ruolo di terzino sinistro, ma ha agito in diverse posizioni, tra cui quella di interno di centrocampo.