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·21 maggio 2024

Thuram non dimentica: downgrade a chi? Numeri, trofei e rivincita!

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Thuram è stata certamente la super sorpresa dell’Inter Campione d’Italia. Il francese, arrivato idealmente per sostituire Dzeko quando ancora Lukaku non si era dato alla fuga, come da tradizione, si è preso ogni tipo di rivincita. L’ultima proprio su Sandro Sabatini, il giornalista che ancor prima di vederlo all’opera lo aveva bocciato

DECISIVOMarcus Thuram non solo ha cancellato ogni tipo di dubbio sulle sue potenzialità, ma si è anche rivelato tra i più decisivi del ventesimo scudetto da poco vinto dall’Inter targata Simone Inzaghi. Il club nerazzurro ci ha sempre creduto, anche dopo il brutto infortunio di due anni fa. Piero Ausilio lo ha aspettato e al momento giusto ha fatto scacco matto, dando l’ennesima spallata al Milan.


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ESPLOSIONE – Dopo un precampionato così così, Thuram esplode praticamente fin dalle prime giornate di campionato con la prima rete nerazzurra messa a segno contro la Fiorentina a inizio settembre. Impossibile non citare la bellissima rete realizzata nel derby di andata, terminato 5-1: un gol tecnicamente strepitoso che ha fatto stropicciare gli occhi un po’ a tutti. La sua stagione in numeri parla di 15 reti complessive (13 in campionato, 1 in Champions League e 1 in Supercoppa) e 14 assist. Gol anche pesanti in campionato, come quello che ha chiuso il derby di ritorno che di fatto ha consegnato la seconda stella all’Inter. Ma anche la rete siglata con la Roma all’andata (1-0) e al ritorno: Thuram ha realizzato il 2-2, spianando la strada ad una rimonta eccezionale (2-4 il risultato finale).

Thuram, un downgrade rispetto a Dzeko: così sentenziava qualcuno, adesso rimesso al suo posto

SENTENZE FRETTOLOSE – Non male per uno che rappresentava un «downgrade rispetto a Edin Dzeko», come ha sentenziato Sandro Sabatini ancor prima di vederlo all’opera. Thuram non ha dimenticato le valutazioni decisamente frettolose dei cosiddetti esperti e al momento giusto ha risposto: non prima, non durante ma solo dopo aver alzato al cielo la Supercoppa italiana e la Coppa Scudetto.

ASTICELLA – Il centravanti figlio d’arte ha dimostrato non solo professionalità ma anche una straripante personalità, in campo e fuori. La speranza è che la sua avventura all’Inter possa proseguire così, nel segno di un continuo miglioramento perché le potenzialità ci sono ma si può sempre fare di più. Dopo lo scudetto, l’obiettivo è quello di vincere la Champions League. Non è semplice, ma se non si alza l’asticella adesso quando?

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