Milannews24
·28 giugno 2025
Theo Hernandez Milan, Pastore lo bacchetta: «Nessuno è vittima di un’allucinazione collettiva, gran parte delle colpe sono le sue e vi spiego perchè»

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·28 giugno 2025
Le recenti dichiarazioni di Giuseppe Pastore a Radio Rossonera hanno riacceso i riflettori sulla complessa situazione di Theo Hernandez al Milan. Il giornalista ha offerto una visione critica e approfondita del terzino francese, suggerendo che le sue recenti performance abbiano in qualche modo offuscato i gloriosi ricordi del passato. In un calcio che Pastore definisce “crudele”, una singola stagione negativa può cancellare anni di successi, e questo sembra essere il destino che sta vivendo Theo.
Pastore non lesina critiche, sottolineando come Theo Hernandez negli ultimi due anni abbia fatto “non dico tutto, ma moltissimo per cancellare i buoni ricordi“. Il punto più dolente citato è l’espulsione contro il Feyenoord, un episodio che, a detta del giornalista, è costato al Milan almeno 20 milioni di euro tra mancato passaggio del turno e incassi da botteghino. Sebbene Pastore non voglia attribuire interamente la “fattura da 20 milioni” al giocatore, è innegabile che quell’episodio sia stato un duro colpo. Vengono ricordate non solo la seconda ammonizione, ma anche la prima, definita “demenziale”, a cui si aggiungono “gli errori di distrazione con cui ha costellato la stagione”.
Un segnale preoccupante, secondo Pastore, è la mancanza di estimatori per un giocatore del suo calibro. “Un giocatore così a 20 milioni due anni fa avrebbe avuto la fila“, afferma, evidenziando il drastico calo del suo valore percepito. Se squadre come l’Atletico Madrid preferiscono acquisire difensori come Digne o Robertson, e l’unica offerta concreta arriva dall’Al-Hilal, nonostante Theo sia stato titolare nelle ultime partite della Francia, qualcosa deve pur significare. “Non è che tutti sono vittima di un’allucinazione collettiva”, rimarca Pastore, suggerendo che il problema sia di natura mentale.
Il giornalista ipotizza che Theo possa “star male in questo Milan, in questo contesto societario, e mi pare possa anche star male in generale”. Vengono menzionati anche “qualche problema che non sappiamo e che non siamo tenuti a sapere, di cui ha parlato anche Deschamps qualche mese fa”, alimentando il mistero attorno alla sua situazione psicologica. Tutti questi fattori portano i club interessati a “informarsi e a non interessarsene più”.
Pastore riporta un altro esempio emblematico della sregolatezza di Theo, citando l’ammonizione in Milan-Stella Rossa per un pallone lanciato in campo al 40° del primo tempo, definendola “una delle ammonizioni più surreali che io ricordi”. Pur escludendo l’idea che giochi “contro” la sua squadra, Pastore conclude che il giocatore sia “talmente distratto e inaffidabile che a una certa, dopo un anno e mezzo di bocconi amari mandati giù è normale che una società decida di cambiare”. La situazione si è ulteriormente complicata quando, una volta deciso di venderlo al Como, Theo ha rifiutato, trasformandosi di fatto in un “separato in casa”.
Le parole di Giuseppe Pastore delineano un quadro preoccupante per il futuro di Theo Hernandez nel calciomercato Milan. Il talento del giocatore è innegabile, ma la mancanza di costanza, la propensione agli errori di distrazione e una presunta fragilità mentale stanno mettendo a dura prova il rapporto con il club e con l’ambiente calcistico in generale. Sarà fondamentale capire come si evolverà questa situazione e se il terzino francese riuscirà a ritrovare la brillantezza e l’affidabilità che lo avevano reso uno dei migliori nel suo ruolo.