Tevez: «Mi ispiro a Conte. Serie A? Un giorno tornerò» | OneFootball

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Calcionews24

·11 aprile 2024

Tevez: «Mi ispiro a Conte. Serie A? Un giorno tornerò»

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Tevez si è raccontato parlando a La Gazzetta dello Sport tra il modello Conte e un possibile ritorno in Serie A da tecnico

Carlos Tevez è l’allenatore dell’Independiente, nella sua Argentina. Con La Gazzetta dello Sport ha raccontato cosa sia stata la sua esperienza in Italia con la Juventus, con una serie di giudizi sull’oggi.

L’ITALIA«Un paese che porto nel cuore».


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CHE ALLENATORE É«Passionale, uno che ci mette l’anima tutti i giorni. Giochiamo un calcio dinamico: pressing alto e grande attenzione alla fase offensiva. Coi miei giocatori sono un martello, ho avuto grandi maestri…».

UN RICORDO DI CONTE«Me ne viene in mente uno che fotografa alla perfezione il personaggio: lottavamo per lo scudetto con la Roma, io ero in Argentina per un problema familiare e non potevo allenarmi. Avremmo giocato coi giallorossi nel fine settimana. Prima mi disse di stare tranquillo, 3 giorni dopo mi chiese di tornare perché dovevamo vincere a tutti costi e mi voleva in campo. Per lui esisteva solo la vittoria».

ALLEGRI«Max è diverso, è più tranquillo. Questo non vuol dire che non sia un vincente o che non abbia mentalità. Basta vedere come si rialza da ogni momento difficile. Tutto grazie alla gestione e all’empatia che sa creare con il gruppo. È più calmo nelle situazioni, ma gli va dietro tutto lo spogliatoio».

C’É UN TEVEZ IN SERIE A«Non esiste… (ride). Non ho trovato nessuno che mi assomigli, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello del sacrificio e dell’agonismo. Io mettevo il cuore in campo, davo tutto me stesso. Ora credo che questo si sia un po’ perso, non solo in Italia ma in Europa in generale».

L’ARRIVO ALLA JUVE«Dovevo andare al Milan, ma non dipese né da me né da Galliani. C’è sempre stata stima e molto rispetto. Poi ogni volta che giocavo col Milan facevo benissimo. La Juve si mosse bene, un po’ anche in segreto e riuscì a prendermi. Chissà però che le strade col Milan non si possano incrociare di nuovo. Magari da tecnico…».

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