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Vincenzo Visco·21 dicembre 2023
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Vincenzo Visco·21 dicembre 2023
“FIFA e UEFA non possono imporre sanzioni ai club che partecipano a competizioni alternative” ha così sentenziato la Corte Europea di giustizia, dando, di fatto, ragione alla Superlega (qui il comunicato ufficiale e quanto sta avvenendo) e, ovviamente, arrivano le prime polemiche contro questa decisione.
La FIFA ha rilasciato una nota, dove si legge: “La FIFA ha preso atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in relazione alla European Superleague Company SL. La FIFA ora analizzerà la decisione in coordinamento con la UEFA, le altre confederazioni e le federazioni affiliate prima di commentare ulteriormente. In linea con il proprio Statuto, la FIFA crede fermamente nella specificità dello sport, inclusa la struttura piramidale – su cui si fonda il merito sportivo – e i principi di equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria. Il calcio deve la sua lunga storia di successi ai principi sopra menzionati, che la FIFA, le confederazioni e le federazioni affiliate continueranno a promuovere anche in futuro, nell’interesse di tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo“.
Immediate sono arrivate anche le reazioni di ECA e dei campionati top del panorama europeo, in particolare la federazione spagnola e tedesca, in attesa di quella italiana: qui, di seguito, tutti i dettagli.
“La sentenza non è un’approvazione e non legittima alcun progetto di Superlega. L’ECA, che rappresenta 500 club europei, continuerà a lavorare con Uefa e Fifa allo sviluppo del gioco del calcio, fondato sui principi del merito sportivo, inclusività, competizioni aperte e solidarietà genuina. Il mondo del calcio si è allontanto dalla Superlega anni fa. Il calcio europeo è “più unito che mai contro i tentativi di pochi individui“.
“La sentenza di oggi non appoggia la Super League — e la Premier League continua a RIFIUTARE qualsiasi concetto del genere. I tifosi sono di vitale importanza per il calcio e hanno più volte espresso chiaramente la loro opposizione a una competizione “separatista” che recide il legame tra il calcio nazionale ed europeo” di legge nella nota.
“La Premier League ribadisce il suo impegno nei confronti dei chiari principi della competizione aperta che sono alla base del successo delle competizioni per club nazionali e internazionali. Il calcio prospera sulla competitività creata da promozioni e retrocessioni, sulla qualificazione annuale basata sul merito da campionati e coppe nazionali alle competizioni internazionali per club e sulle rivalità e sui rituali di lunga data che derivano dai fine settimana riservati al calcio nazionale“.
Prima della lega nazionale, il governo inglese ha rilasciato una nota, dove ha espresso :”Prendiamo atto della decisione della Corte di Giustizia Europea per quanto riguarda la Superlega. Il tentativo di creare una competizione separatista è stato un momento decisivo per il calcio inglese ed è stato universalmente condannato dai tifosi, dai club e dal governo. All’epoca abbiamo intrapreso un’azione decisiva avviando la revisione della governance del calcio guidata dai tifosi, che richiedeva la creazione di un nuovo regolatore indipendente per il calcio inglese. A breve presenteremo una legislazione che renda tutto ciò una realtà e impedirà ai club di partecipare a competizioni separatiste simili in futuro“.
La Premier ancora non si è esposta ufficialmente sui propri canali, ma il governo inglese ha rilasciato una nota, dove :”Prendiamo atto della decisione della Corte di Giustizia Europea per quanto riguarda la Superlega. Il tentativo di creare una competizione separatista è stato un momento decisivo per il calcio inglese ed è stato universalmente condannato dai tifosi, dai club e dal governo. All’epoca abbiamo intrapreso un’azione decisiva avviando la revisione della governance del calcio guidata dai tifosi, che richiedeva la creazione di un nuovo regolatore indipendente per il calcio inglese. A breve presenteremo una legislazione che renda tutto ciò una realtà e impedirà ai club di partecipare a competizioni separatiste simili in futuro“.
La prima a farsi sentire la Liga, che con un tweet dichiara: “Oggi più che mai ribadiamo che la “Superlega” è un modello egoista ed elitario. Tutto ciò che non è completamente aperto a chiunque, con accesso diretto solo attraverso i campionati nazionali, stagione per stagione, è un formato chiuso. Guadagnatevi tutto sul campo!”
Seguono subito le dichiarazioni del presidente della lega spagnola, Javier Tebas, sempre su X: “Stanno già iniziando a intossicarci, come avevo detto. Hanno sempre potuto organizzare competizioni al di fuori di UEFA e FIFA, e questo non può essere proibito. La questione è la loro condizione per essere sotto l’organizzazione della UEFA e della FIFA“.
“Devono esserci regole trasparenti, chiare e oggettive per l’approvazione delle competizioni. La semplice disapprovazione non basta, ma occorre un assetto normativo oggettivo che richieda condizioni paragonabili a quelle dell’intero settore. Tutto questo non deve essere lasciato alla libera discrezionalità dei leader di Fifa e Uefa, perché ci troveremmo in una situazione di abuso di potere dominante. Nel 2022, infatti, la Uefa ha stabilito una procedura per autorizzare nuove competizioni a cui la Superlega non può partecipare” ha continuato Tebas.
Anche la Bundesliga si scaglia contro e rilascia dichiarazioni dure tramite un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito: “La Corte di giustizia ha confermato che i criteri per l’approvazione di altre competizioni al di fuori della piramide associativa del modello sportivo europeo devono essere trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati: questo è comprensibile e prevedibile. La UEFA e la FIFA sono tenute a rivedere i propri criteri, che sono già stati ulteriormente sviluppati, ad adattarli se necessario e ad applicarli legalmente”.
“La Corte di giustizia ha inoltre chiarito nel comunicato stampa che la decisione della Corte di giustizia non significa che una competizione come la Super League debba necessariamente essere consentita. La legalità della Super League è una questione a parte. La DFL sostiene esplicitamente il modello sportivo europeo e rifiuta le competizioni al di fuori di quelle organizzate dalle federazioni e dalle leghe. Non appena avremo potuto valutare il giudizio completo, commenteremo più nel dettaglio” conclude la DFL.
Anche la Federcalcio francese si è schierata contro la Superlega attraverso le parole del suo presidente Vincent Labrune: “La LFP sostiene inequivocabilmente le competizioni organizzate dalla UEFA. Nulla può sostituire la legittimità, la credibilità e il prestigio delle competizioni europee così come sono state organizzate per più di 60 anni“.