Supercoppa UEFA, perché Real Madrid-Atalanta non è trasmessa in chiaro | OneFootball

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·14 agosto 2024

Supercoppa UEFA, perché Real Madrid-Atalanta non è trasmessa in chiaro

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L’Atalanta è pronta a scendere in campo per provare a conquistare il suo secondo storico trofeo internazionale, dopo il successo di qualche mese fa in Europa League, nella finalissima con il Bayer Leverkusen. I bergamaschi sfideranno il Real Madrid per provare a strappare la Supercoppa europea, torneo che – per la sola partecipazione – vale già agli orobici 4 milioni di euro.

La finalissima è in programma per questa sera, mercoledì 14 agosto, con inizio fissato alle ore 21.00. Saranno diversi gli appassionati collegati per seguire il match, che tuttavia non sarà trasmesso in chiaro. Sky (CLICCA QUI PER ABBONARTI) – la società titolare dei diritti tv – manderà in onda l’evento sui propri canali e lo farà anche nelle prossime stagioni, avendo acquisito in esclusiva i diritti per la trasmissione della sfida oltre a 183 partite stagionali di UEFA Champions League e a tutte le sfide di Europa League e Conference League.


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La finale di Supercoppa europea non rientra infatti nella lista degli eventi di interesse nazionale per i quali deve essere assicurata la trasmissione in chiaro. Un tema che si era posto anche nella passata stagione calcistica, in occasione delle semifinali di Champions League e della UEFA Europa League, che avevano visto coinvolte diverse squadre italiane.

Real Madrid Atalanta in chiaro? La lista degli eventi di interesse nazionale

Ma quali sono gli appuntamenti per i quali deve essere garantita la trasmissione in chiaro? L’AgCom ha stilato nel 2012 una lista di eventi per i quali bisogna «assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirli su un palinsesto gratuito senza costi supplementari:

  • le Olimpiadi estive ed invernali;
  • la finale e tutte le partite della nazionale italiana nel campionato del mondo di calcio;
  • la finale e tutte le partite della nazionale italiana nel campionato europeo di calcio;
  • tutte le partite della nazionale italiana di calcio, in casa e fuori casa, in competizioni ufficiali;
  • la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane;
  • il Giro d’Italia;
  • il Gran Premio d’Italia automobilistico di Formula 1;
  • il Gran Premio d’Italia motociclistico di Moto GP;
  • le finali e le semifinali dei campionati mondiali di pallacanestro, pallanuoto, pallavolo, rugby alle quali partecipi la squadra nazionale italiana;
  • gli incontri del torneo Sei Nazioni di rugby ai quali partecipi la squadra nazionale italiana;
  • la finale e le semifinali della Coppa Davis e della Fed Cup alle quali partecipi la squadra nazionale italiana e degli Internazionali d’Italia di tennis alle quali partecipino atleti italiani;
  • il campionato mondiale di ciclismo su strada;
  • il Festival della musica italiana di Sanremo;
  • la Prima rappresentazione della stagione lirica del Teatro La Scala di Milano e la Prima rappresentazione della stagione lirica del Teatro San Carlo di Napoli;
  • il concerto di Capodanno del Teatro La Fenice di Venezia.

L’AgCom specifica che «gli eventi di cui ai punti b) e c) del precedente comma 1 sono trasmessi in diretta integrale. Per gli altri eventi è facoltà delle emittenti televisive decidere le modalità di trasmissione in chiaro, che potranno essere di diretta integrale o parziale o differita totale o parziale».

«Qualora i diritti di trasmissione di uno o più degli eventi di cui al comma 1 vengano acquisiti da un’emittente non qualificata, questa pubblica con ragionevole anticipo sul proprio sito internet, dandone contestuale comunicazione all’Autorità, la proposta di cessione, a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, dei diritti che permettono la trasmissione di tale evento alle condizioni previste al comma 1», specifica l’AgCom.

Infine, «qualora nessun’emittente qualificata formuli alcuna offerta o non la formuli a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, l’emittente titolare dei diritti ha facoltà di esercitarli in deroga alle condizioni di cui al comma 1». Insomma, l’elenco è chiaro e la finale di Supercoppa UEFA non rientra nella lista, neanche con la presenza di una squadra italiana.

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