🚨 Spalletti: “Dimarco ha recuperato, farò cambi. Attaccanti? Occhio a Raspa” | OneFootball

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·23 giugno 2024

🚨 Spalletti: “Dimarco ha recuperato, farò cambi. Attaccanti? Occhio a Raspa”

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Ai microfoni di Sky Sport l’allenatore dell’Italia Luciano Spalletti ha presentato la sfida contro la Croazia.

Ecco le parole del CT, riprese da TMW:


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“Dobbiamo fare il massimo momento dopo momento così poi sei a posto con la coscienza. Io vivo le stesse cose e per me passa sempre da lì. Si possono cambiare alcune cose ma io sono più tranquillo quando noi abbiamo il pallone e sono più preoccupato quando la hanno gli altri. Sarebbe un grandissimo errore entrare in campo pensando che basta il pareggio per passare.

Scamacca è un calciatore più estroso. Da lui ti puoi aspettare qualsiasi numero. È più istintivo nelle giocate. Retegui è più lineare ma è difficile che sbagli la palla importante che gli capita. Abbiamo a che fare con due calciatori forti. Non bisogna dimenticare Raspadori, bravissimo dal punto di vista tecnico e che sa giocare bene con la squadra. Mi aspetto la Croazia con il 4-3-3 o il 4-2-3-1. È chiaro che con il passare dei minuti loro avranno bisogno di far diventare una battaglia. Sono fortissimi dal punto di vista tecnico e di palleggio.”

Ecco invece le dichiarazioni in conferenza, riportate dal Corriere dello Sport:

“Ci sono partite che fanno diventare la storia piccola o grande, le proprie storie passano da partite così. Abbiamo a che fare con calciatori forti, quando sono andato a parlargli ho visto la loro voglia di esserci va a tradursi nell’essere disponibile a giocare queste sfide. Per quello che ho visto, ho visto comportamenti che mi piacciono. Quella dell’altra sera non mi è piaciuta, abbiamo fatto un passo indietro ma quando si è in Nazionale il livello è sempre altissimo. Qualsiasi nazionale può mettere insieme 20 giocatori che hanno esperienza e sanno leggere la partita. Mi aspetto che quella partita ci abbiamo insegnato tante cose.

Sono molto soddisfatto di quello che vedo, non abbiamo raccontato banalità quando dicevamo che questo è un grande gruppo. Ci si può fidare perché si vede come partecipano emotivamente ogni giorno. Anche se molti sono giovani che si trovano ad affrontare queste sfide estreme, mi fanno vedere l’atteggiamento giusto. Bisognerà cambiare atteggiamento, servirà più intensità e resilienza. Cercheremo di essere più solidi e non rischiare di dare loro occasioni di farci del male. Ma non sarà facile perché ci sono tante strade che possono farlo

Abbiamo sprecato troppe energie rincorrendo la palla contro la Spagna. Contro l’Albania abbiamo giocato una partita completamente diversa. Avevamo lo stesso piano di gioco in entrambe le partite, ma in una partita siamo riusciti a fare quello che volevamo, nell’altra semplicemente non l’abbiamo fatto. La Croazia non ha solo una grande squadra, ma anche una grande esperienza. Dovremo essere attenti a valutare quando bisognerà accelerare i ritmi di gioco e quando invece bisognerà calmarsi e controllare il possesso palla. Penso che non fare cambiamenti tra la prima e la seconda partita sia stato un errore, quindi penso che questa volta farò alcuni cambi.

Nel calcio moderno non si gioca sempre nello stesso ruolo o posizione. Per me non credo che ci sia molta differenza tra giocare con la difesa a quattro o con la difesa a tre. Penso che la cosa più importante sia per aiutare la tua squadra il più possibile con azioni decisive. Perisic e Brozovic? Corrono tanto, hanno qualità, esperienza, hanno tutto per giocare bene. Non sono più giovani, ma sono ancora due grandi calciatori. Abbiamo un bel rapporto fin dai tempi dell’Inter, sono felice di rivederli e sono sicuro che ci renderanno la vita difficile. Dovremo giocare con vera intensità contro questi totem del calcio.

Dimarco ha recuperato dall’infortunio. Farà altri accertamenti ma domani dovrebbe essere a disposizione. Di Lorenzo per me è come un figlio. Faccio sempre fatica a lasciare fuori un giocatore con le sue qualità. Sono pienamente convinto del suo valore come giocatore e come persona. Capiamo perfettamente uno le intenzioni dell’altro. Probabilmente Jorginho non ha giocato la sua migliore partita contro la Spagna, ma in parte è anche colpa mia. Ha grandi qualità, è un leader”.”

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