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·6 aprile 2025

Soulé e Paredes, la sfida degli ex

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Corriere dello Sport (J. Aliprandi)Roma-Juventus non è mai una sfida come le altre. La rivalità con i bianconeri si trascina nel tempo, dagli scontri tra i presidenti a quelli in campo tra i giocatori fino alle ruggini tra gli allenatori. E’ stata la sfida dei tanti ex, alcuni rimpianti altri condannati dopo essere passati “al lato oscuro”. Continuerà a essere la sfida degli ex, ma stavolta sono tutti dalla parte romanista. Matias Soulé e Leandro Paredes, più quel Paulo Dybala che stasera sarà in tribuna all’Olimpico e farà il tifo per i suoi compagni. Avrebbe voluto giocarla, viverla in campo per cercare il primo gol da ex alla sua Juve che lo ha lasciato andare tre stagioni fa a parametro zero senza pensare ai sentimenti: dovrà sperare che gli altri ex diano quel qualcosa in più per centrare l’ottava vittoria di fila e quel sorpasso in campionato che ha il sapore di Champions.

Soulé è l’altro sedotto e abbandonato. Nel senso che aveva dato il massimo la scorsa stagione al Frosinone per tornare alla Continassa e giocarsi un posto nella rosa di Thiago Motta, e invece è stato sacrificato sul mercato per andare a pescare altri giocatori per l’attacco. Che fin qui non hanno certo fatto la differenza. Ce lo spiegò proprio Soulé, durante il ritiro estivo della Roma in Inghilterra, pochi giorni dopo essere diventato ufficialmente giallorosso per trenta milioni di euro: “Non pensavo di lasciare la Juve, anzi, ero concentrato a Frosinone per meritarmi una maglia. Invece poi a gennaio vengo a sapere che mi stavano cedendo a un club arabo, ma io non avevo alcuna intenzione di andarci anche se ormai mi era chiaro quale sarebbe stato il mio futuro. Ne sono rimasto deluso perché pensavo di poter gio care per la Juve, ma poi me ne sono fatto una ragione. La verità è che Thiago voleva che io restassi alla Juve, mi vedeva benissimo nei suoi piani e nel suo attacco. Ma ormai la decisione era stata presa: servivo per fare cassa”.


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Insomma, la voglia di rivalsa c’è, così come la voglia di giocare titolare e prendersi la Roma in una serata di fuoco all’Olimpico. Giocherà la sua settima partita da titolare consecutiva, e lo farà con l’obiettivo di centrare il suo terzo gol in questo mini ciclo che per lui è stato importantissimo per crescere, maturare ed entrare meglio nei meccanismi di Ranieri. Non ce ne è stato bisogno per Paredes, il monumento di Ranieri per qualità e leadership. Una stagione in bianconero, non certo ricca di soddisfazioni. Poi il ritorno al Psg e un nuovo capitolo in giallorosso: la Juve lo credeva probabilmente finito, la Roma invece ci ha scommesso su. E Ranieri gli ha dato una seconda giovinezza, che Leo senza ombra di dubbio vuole dimostrare stasera nei novanta minuti.

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