Sottil a Milan Tv: «Dato un segnale importante. Idolo? Avevo un debole per questo giocatore» | OneFootball

Sottil a Milan Tv: «Dato un segnale importante. Idolo? Avevo un debole per questo giocatore» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Milannews24

Milannews24

·9 marzo 2025

Sottil a Milan Tv: «Dato un segnale importante. Idolo? Avevo un debole per questo giocatore»

Immagine dell'articolo:Sottil a Milan Tv: «Dato un segnale importante. Idolo? Avevo un debole per questo giocatore»

Sottil, esterno del Milan, ha parlato dopo la vittoria dei rossoneri sul campo del Lecce in rimonta: le sue dichiarazioni

Intervenuto a DAZN dopo Lecce-Milan, Riccardo Sottil ha dichiarato:

PAROLE – «Sicuramente non era un periodo positivo per noi. Stasera non era facile reagire dopo i due gol annullati, poi sul 2-0 loro siamo riusciti a ribaltarla: è un gruppo di grandi lavoratori e grandi uomini, oggi abbiamo detto un bel segnale per il prosieguo da qua a fine partita. Il mister mi ha mandato a scaldare e mi ha detto che voleva mettermi in quella posizione. Io sono a disposizione del mister e della squadra ed entro dove mi chiede di entrare lui. Quando senti parlare del Milan da fuori è una cosa, poi quando ci sei dentro capisci quanto è grande questo club e quanto è importante la sua storia. Io ho un occhio di riguardo perché da piccolino sono cresciuto guardando il Milan, ero e sono milanista, quindi per me è stato un grande orgoglio riuscire a vestire questa maglia. La parola giusta per il Milan è “grandezza”, ma non lo dico io ma la sua storia e i suoi trofei. Essere qua per me è un onore e sono contentissimo di vestire questa maglia. L’ho detto anche nella conferenza quando sono arrivato, quando ero piccolo, 10-11 anni, avevo un debole per Pato. Mi ricordo il suo esordio col Napoli, ero con mio padre a guardare la partita sul divano. Mi esaltò un sacco, mi piaceva un sacco vedere le sue giocate. Era un Milan di grandi campioni, erano anni d’oro, era un Milan che ha vinto… C’era Ibra, c’era Seedorf, Ronaldinho, Ronaldo… Te ne posso elencare tanti, però io avevo un debole per Pato. Papà? Non si arrabbia mai, è sempre molto presente. È sempre positivo. Quando gioco bene non si esalta, quando gioco male è molto equilibrato. Ci fa piacere sentirci prima e dopo la partita, ci confrontiamo durante la settimana sugli allenamenti. Per me è stata una grande figura, un punto di riferimento da piccolo e lo è tutt’ora».

Visualizza l' imprint del creator