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·2 giugno 2024
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Giugno è ormai arrivato, ma tra una festa (nerazzurra) e una delusione (viola) la Serie A non è ancora finita pur avendo già consegnato tutti i verdetti del caso.
In una stagione fitta di impegni, portati avanti fino in fondo tanto dall’Atalanta quanto dalla Fiorentina, c’è ancora un match da disputare prima di mandare il 2023/24 in archivio: il recupero di Atalanta-Fiorentina, ventinovesima giornata, rinviata dopo il malore che colpì Joe Barone nell’immediata vigilia della sfida, con triste epilogo nelle ore successive. In palio c’è il terzo posto per l’Atalanta che vorrebbe dire prestigio e soldi in più, nulla invece per i viola già qualificati alla prossima Conference League.
Le due rose arrivano all’impegno del Gewiss Stadium con stati d’animo opposti. Da una parte c’è l’Atalanta di Gasperini reduce dalla festa con il bus scoperto per le vie di Bergamo dopo la storica conquista dell’Europa League, dall’altra invece c’è la Fiorentina che per il secondo anno consecutivo la stessa festa tra i monumeti di Firenze potrà solo immaginarla dopo la sconfitta in finale di Conference League contro l’Olympiacos. Il terzo posto per la Dea, come dichiarato da Gasperini, resta un obiettivo più statistico che effettivo, ma anche un grosso dettaglio che potrebbe fare la differenza in un match che non vivrà di sussulti emozionali come sarebbe stato nel vivo della stagione.
La Fiorentina però ha l’obbligo morale di complicare la vita ai nerazzurri nella corsa al terzo posto per la quarta volta nella propria storia, congendandosi nel migliore dei modi da Vincenzo Italiano, con ogni probabilità all’ultima panchina in viola. Le scelte di formazione daranno spazio a quei giocatori che ad Atene sono subentrati o hanno assistito la partita dalla panchina, poi sarà sipario sul campionato con appuntamento in estate dopo l’Europeo.
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