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Inter News 24

·13 agosto 2025

San Siro Inter, gli ambulanti: «Il Comune non c’entra nulla: qui è un problema di business che vuole cacciarci!»

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San Siro Inter, ambulanti in rivolta, ecco quali sono le loro motivazioni per le proteste contro il nuovo impianto meneghino

Tensione alta attorno allo stadio San Siro, dove i 64 ambulanti autorizzati che operano durante partite e concerti hanno avviato un presidio “a oltranza” contro le decisioni di M-I Stadio, la società partecipata da Inter e Milan che gestisce l’impianto. Il nodo del contendere riguarda il rinnovo dei contratti per l’occupazione degli spazi, con i lavoratori che denunciano un tentativo di esclusione dal perimetro dello stadio in favore di un maggiore controllo sul merchandising ufficiale.

La protesta, guidata da Giacomo Errico, presidente di Apeca (Confcommercio Milano) e Fiva Confcommercio, è esplosa a pochi giorni dall’inizio della stagione calcistica, con la manifestazione fissata anche per il 17 agosto, in occasione di Milan-Bari di Coppa Italia. «Siamo qui perché vogliono mandare a casa 64 aziende, un indotto di 800 persone che ci lavorano durante le manifestazioni. Siamo qui per difendere il nostro posto di lavoro» ha dichiarato Errico davanti al Meazza.


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Secondo gli ambulanti, l’accordo per il rinnovo degli spazi, che prevedeva un esborso annuo di circa 860 mila euro complessivi, era già stato raggiunto e includeva la disponibilità a riorganizzare le aree di vendita e ad accettare ulteriori punti ufficiali di merchandising. Ma, denunciano, tutto è stato «cancellato improvvisamente» con l’invio di un contratto «definito unilateralmente da M-I Stadio e non modificabile», che lascerebbe alle società calcistiche ampia facoltà di esclusione discrezionale.

Gli ambulanti hanno già scritto a Inter, Milan, sindaco, assessori comunali, prefetto e questore per chiedere un intervento. «Se non si danno una mossa… Se pensano di stancarci, a Ferragosto ci porteremo una piscinetta. Il Comune non c’entra nulla: qui è un problema di business che vuole fare M-I Stadio cacciando gli ambulanti» ha aggiunto Errico.

Il portavoce ha sottolineato come, nonostante la concorrenza interna, la categoria sappia compattarsi di fronte a una minaccia comune: «Quando si tratta di difendere il posto di lavoro, siamo tutti pronti fino alla fine».

Il braccio di ferro, quindi, è appena iniziato, e la vertenza potrebbe proseguire per tutta la stagione calcistica, finché non verrà trovata una soluzione condivisa.

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