🗣️ Samardzic: “Inter? Ferito da chi ha parlato male di mio padre. A 17 anni vicino al Milan” | OneFootball

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·13 marzo 2024

🗣️ Samardzic: “Inter? Ferito da chi ha parlato male di mio padre. A 17 anni vicino al Milan”

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TMW ha riportato alcuni passaggi dell’intervista del centrocampista dell’Udinese Lazar Samardzic a Cronache di Spogliatoio.

“A 16 anni ho avuto l’occasione di andare al Barcellona, venne a bussare alla mia porta il Barcellona. Era Patrick Kluivert, responsabile del settore giovanile del Barcellona. Della cantera. Ci mostrò il piano di crescita e l’idea che avevano per me. Ma i miei genitori pensarono che ero troppo piccolo per partire, che fosse troppo presto, e io ero d’accordo con loro. Un anno dopo invece ci provò il Milan. Insieme alla mia famiglia andai a Milanello, su invito di Paolo Maldini. Ci fecero visitare le strutture, avevo 17 anni e mio padre mi aveva sempre detto che il calcio italiano fino a qualche anno prima, comandava nel mondo. Anche quel giorno, ci dicemmo di non aver fretta. Poco dopo, avrei esordito con l’Hertha Berlino e ogni weekend, andavo all’Olympiastadion per vedere la partita”.


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Sulla trattativa con l’Inter saltata dopo lo svolgimento delle visite mediche, queste le parole di Samardzic: “Ho vissuto in prima persona una situazione spiacevole. Stavo trattando con l’Inter, ma poi non se n’è fatto di niente. Era agosto, ricordo bene, e non si leggeva d’altro. Quando sono sorti i primi problemi, ho aperto il telefono e ho trovato tantissimi insulti in chat. E ogni ora aumentavano. Ogni commento sul mio profilo parlava di quello. Mi sono subito detto: ‘Laki, calma. È normale’. I tifosi sono persone, e non tutte le persone sono uguali. Mi sono promesso immediatamente di guardare avanti, che avrei trasformato quelle offese in carica per andare ancora più forte. Mi hanno ferito però quei tifosi che mettevano in cattiva luce mio padre, che lo insultavano dicendo che pensava soltanto ai soldi, che mi rovinava la carriera. Niente che fosse più distante dalla realtà. Ci siamo parlati molto in quei giorni. E alla fine, dopo tutto quel caos, mi sono guardato dentro e ho capito che non avuto alcun tipo di rimpianto per com’è andata la vicenda, di non essere andato all’Inter”.

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