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·31 agosto 2024

Roma, un mercato dispendioso economicamente e ricco di colpi di scena

Immagine dell'articolo:Roma, un mercato dispendioso economicamente e ricco di colpi di scena

Esuberante e tra alti e bassi il mercato della Roma in questa sessione estiva di calciomercato: tanti investimenti e molti volti ancora tutti da scoprire.

Quest’anno tutto si può dire tranne che la Roma non abbia investito economicamente sul mercato. Una campagna acquisti dispendiosa con tanti colpi costosi in entrata ma che lascia un velo di insoddisfazione per non aver completato al meglio il rooster. Abbandonata la pista dei prestiti secchi, la Roma ha deciso di ringiovanire la rosa non rinnovando più gli over: l’esempio lampante con Leonardo Spinazzola. Una linea più green affiancata da acquisti frutto dello scouting con al vertice il nuovo direttore sportivo, Florent Ghisolfi e con una disponibilità economica diversa agli altri anni.


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I colpi Dovbyk-Soulé: con Dybala un tridente potenzialmente esplosivo

Leggendo i nomi e le potenzialità del nuovo tridente giallorosso a disposizione di Daniele De Rossi, possiamo dire che la Roma ha sulla carta uno dei tridenti più affascinanti e interessanti del nostro campionato. Partiamo dai due nuovi acquisti, Artem Dovbyk e Matias Soulé. Il gigante ucraino è reduce da una stagione a dir poco clamorosa con il Girona: in Catalogna è stata una vera e propria macchina da gol. Il Pichichi de LaLiga 2023/24 è andato a segno ben 24 volte, ma non solo. Se il numero di gol non vi sorprende, possiamo sottolineare il fatto che l’ex Dnipro-1 è diventato capocannoniere interrompendo una striscia di soli giocatori di Barcellona e Real Madrid che durava dalla stagione 2008/09, con Diego Forlán dell’Atletico Madrid (32 gol).

Insomma numeri e statistiche non banalissime, che vorrà replicare anche nella Capitale: “Proverò a vincere il premio di capocannoniere della Serie A”. Parole che possono solo far sperare i tifosi della Roma, alla ricerca di un centroavanti completo che sappia fare giocare la squadra e che sappia anche finalizzare. Forse un nove così strutturato e completo i giallorossi non lo vedevano dal buon Edin Dzeko, uno che ha fatto la storia recente del club. Ecco per movenze e fiuto del gol, Dovbyk ricorda molto il bosniaco. Adesso parola al campo, vedremo se quella della passata stagione è stata soltanto una splendida pagina personale oppure se riuscirà a replicare queste prestazioni, confermandosi anche in un ambiente così esigente come quello romano.

L’altro colpo di mercato in attacco è stato quello di Matias Soulé. A Frosinone lo scorso anno ha stregato con le sue magie e per la sua qualità cristallina. Stesso discorso di Dovbyk: l’argentino è stato un investimento oneroso del club, ma riuscirà a reggere le pressioni di un ambiente così particolare e replicare queste prestazioni anche nella Capitale? L’ambiente giallorosso e Daniele De Rossi si aspettano tanto dal classe 2003. Ci sono tutti i presupposti per fare bene e con un Paulo Dybala in più al suo fianco, potrà sicuramente sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

Dybala e il no all’Arabia Saudita: c’è ancora un po’ di romanticismo in questo calcio moderno

Tra le tante storie che ci ha lasciato questa sessione di calciomercato, la più bella, la più emozionante e forse la più sorprendente è stato il NO di Paulo Dybala all’Al-Qadsiah. Roma ha vissuto questa notizia quasi come uno Scudetto: forse perché il popolo giallorosso, ma in generale gli amanti di questo sport, sembravano essersi rassegnati nel vedere l’ennesimo sì di un campione ai soldi dell’Arabia Saudita. Perché c’è del romanticismo, perché rifiutare 75 milioni di euro in tre anni per rimanere in una piazza che ti ha fatto sentire importante e amato, non capita tutti i giorni e non è da tutti.

Paulo è rimasto perché si è innamorato di questi colori, di questa città e perché ha fatto una promessa: vincere un trofeo con questi colori. La sconfitta di Budapest è una ferita grande e ancora aperta, anche per un campione del Mondo che ha vinto tanto in carriera. Quindi sì, Paulo ha deciso di invertire il trend preferendo il sentimento ai soldi.

Tralasciando l’aspetto sentimentale e romantico, dobbiamo considerare anche l’aspetto da campo: Dybala fisicamente è molto fragile e non garantisce continuità. Quindi la Roma dovrà appoggiarsi alle qualità della Joya, certamente, ma il 21 giallorosso non potrà prendersi da solo sulle spalle un’intera squadra. Per questo motivo sarà fondamentale capire come e in quanto tempo, i due nuovi innesti Dovbyk e Soulé, riusciranno a calarsi totalmente nei meccanismi di gioco di De Rossi e se riusciranno ad entrare subito in sintonia con il fuoriclasse argentino. Possono garantire spettacolo ma c’è bisogno di tempo. Per il resto in attacco, De Rossi potrà affidarsi al solito e sempre reperibile El Shaarawy, ha sempre fatto molto bene quando è stato chiamato in causa, mentre Shomurodov è pronto a fare il vice Dovbyk, vista la cessione di Abraham al Milan.

Danso…gno alla realtà: la difesa della Roma è ancora un rebus da risolvere

Se ci sono stati diversi movimenti dal centrocampo in avanti, il reparto che continua a lasciare diverse perplessità rimane la difesa. Escludendo i nomi di Gianluca Mancini e Evan N’Dicka che sono i pilastri della difesa, il resto rimane un rebus. Chris Smalling potrebbe lasciare visto che piace molto in Arabia Saudita, ed è per questo che i rinforzi richiesti da De Rossi potrebbero diventare due. Parliamo di Mario Hermoso e Mats Hummels. Entrambi sono svincolati: lo spagnolo è l’obiettivo principale, difensore fisico, duttile e di grande esperienza internazionale. Il tedesco potrebbe tornare prepotentemente di moda in caso di cessione di Smalling.

Ma la Roma perché è arrivata a questo bivio soltanto a fine mercato? Il motivo è semplice, se per l’attacco è filato tutto liscio per la difesa la Roma è stata sfortunata. I giallorossi avevano chiuso per il vero obiettivo, Kevin Danso: l’austriaco era anche atterrato nella Capitale, ma è dovuto tornare al Lens perché non ha superato le visite mediche. Sfumato Danso, la Roma ha subito chiuso per Tiago Djaló. Il portoghese arrivava da una rottura del crociato, aspetto che non ha pienamente convinto la Roma facendo sfumare anche il piano B. I giallorossi hanno cercato di chiudere per Loïc Badé, profilo che piaceva da tempo ma il Siviglia ha fatto muro, ed è per questo che Ghisolfi è adesso costretto a fare ricorso al mercato degli svincolati.

La nota positiva? La rescissione del contratto di Karsdorp: messo fuori rosa da De Rossi, l’olandese non rientrava più nei piani giallorossi. Così la Roma è riuscita a “tagliare” qualche testa di troppo, inserendo un giocatore sulla fascia di grande movimento ed è estremamente esotico: Saud Abdulhamid. Primo Saudita della storia della Serie A, c’è curiosità di vederlo all’opera. Ci sono delle buone aspettative anche per le ottime prestazioni viste al Mondiale in Qatar, sopratutto in occasione della storica vittoria dell’Arabia Saudita contro l’Argentina.

Finalmente Koné: De Rossi finalmente ha il centrocampista che chiedeva da tempo

Un mercato bello ma non del tutto in linea con le esigenze espresse da Daniele De Rossi. L’ex capitano della Roma voleva una squadra più fisica e veloce, proprio per colmare quella macchinosità di troppo in alcune zone del campo. Non sono arrivati tantissimi giocatori di gamba, forse gli unici tre che si avvicinano a queste esigenze sono giunti a fine mercato. Il già citato Abdulhamid, e gli ultimi due colpi, ovvero Alexis Saelemaekers e Manu Koné. Il primo conosce molto bene il nostro campionato ed è reduce dalla brillante stagione con il Bologna condita da 4 gol e 3 assist in 32 presenze. Gamba, qualità e duttilità: può ricoprire più ruoli, in linea con le caratteristiche che DDR cercava e richiedeva dal mercato.

Il secondo nome è quello di Manu Koné. È il centrocampista che De Rossi ha espressamente chiesto ad inizio mercato. Il tecnico giallorosso è pronto a consegnare le chiavi al centrocampista francese. Reduce da un’ottima Olimpiade disputata da leader assoluto, tanto da strappare la convocazione in prima squadra con la Francia di Didier Deschamps. Non è stato l’unico francese acquistato da Ghisolfi, perché ad inizio mercato è arrivato anche Enzo Le Fée, acquistato per 23 milioni di euro dal Rennes. Parliamo di un centrocampista promettente ma già alle prese con un problema diventato un habitué ultimamente in casa giallorossa, gli infortuni. Rimangono delle perplessità invece, sul perché i giallorossi non abbiano puntato su un giocatore romano e romanista come Edoardo Bove. Un ragazzo che ha sempre dato tutto per la maglia ma che ultimamente con De Rossi non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista.

Tirando un po’ le somme, la Roma in questo mercato tra colpi di scena e colpi di spessore, ha speso tanto. Adesso sarà compito di Daniele De Rossi plasmare la squadra con questi nuovi innesti. Sulla carta è una squadra molto competitiva, ma forse ancora con qualche lacuna di troppo sopratutto in difesa: vedendo la solidità e la continuità delle avversarie, i giallorossi riusciranno a tornare in Champions League?

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