Pagine Romaniste
·9 febbraio 2025
Roma, città d’Artem: a Venezia la prima di otto trasferte. Dovbyk guida una squadra piena di novità
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·9 febbraio 2025
Corriere dello Sport (R. Maida) – Otto giorni, tre trasferte. E in ballo c’è semplicemente tutto. Lo scherzo del calendario costringe una squadra che si smarrisce senza le coccole dell’Olimpico a giocarsi la stagione in poche ore e sempre lontano da casa. Venezia, Oporto e poi Parma, in una traversata che può seppellire le ambizioni in campionato e complicare il cammino in Europa League in vista del ritorno del playoff. Vale però anche il discorso contrario: la Laguna, casa dell’ex Di Francesco, può essere anche il territorio adatto per uscire dalle sabbie mobili e immaginare ancora una complicatissima rincorsa.
A Venezia la Roma mostrerà anche i rinforzi del suo mercato invernale: potrebbero giocare tutti, tra chi comincia e chi finisce. È un elemento di curiosità della sfida, alla quale anche Di Francesco si presenta con un gruppo totalmente rinnovato per inseguire una salvezza assai improbabile.
Ma ha ragione Ranieri quando invita a non sottovalutare l’avversario, che gioca su un campo molto piccolo per dimensioni e soprattutto a Sant’Elena ha saputo creare problemi a tanti. La Roma ha bisogno di giocare una partita seria per incassare il raccolto della domenica, magari affidandosi alla voglia di gol di Dovbyk che viene da due panchine consecutive.
Niente Kolo Muani e Walker, più Salah-Eddine e Gourna-Douath. Non è detto che sia un male: il Bologna e l’Atalanta da molti anni lavorano spendendo poco, di cartellini e di stipendi, e hanno giocato la Champions League. Ma il ridimensionamento nelle aspettative rischia di condizionare anche la selezione del nuovo allenatore.