❌ Rigori, quanti errori! Sbagliano in 5, non accadeva dal 1960! 😳 Il dato | OneFootball

Rigori, che paura! Chi l’avrebbe detto che avremmo visto tanti errori dagli undici metri, uno dietro l’altro, in alcuni casi di una sola squadra?

Partiamo da un dato, fornito come sempre dagli attentissimi colleghi di Opta: è solamente la quarta volta negli ultimi vent’anni che in una sola giornata di Serie A assistiamo ad almeno quattro tiri dal dischetto sbagliati.

È successo ieri sera due volte a San Siro, entrambe dal lato rossonero, con Giroud e Theo Hernandez che hanno fallito la migliore delle occasioni.

Oggi, poi, sono arrivati subito altri tre errori: il primo lo firma Krstović del Lecce, che a Marassi si fa ipnotizzare il tiro da Martinez.

In uno dei due match delle 15, invece, è Duda ha farsi parare il destro da un ottimo Turati. Errore clamoroso questo del giocatore del Verona, perché è addirittura il quarto rigore consecutivo sbagliato dai veneti.

A dare il via al clamoroso trend gialloblù fu Djuric a Firenze, seguito dall’incredibile palo di Henry a Milano, quando ormai il tempo era scaduto. Poi ancora il bolide scagliato in curva dallo stesso Djuric a Roma, alla prima di De Rossi sulla panchina giallorossa e, infine, questo di Duda contro il Frosinone.

A spezzare la maledizione, quindi, ci ha pensato Suslov, che al terzo minuto di recupero del primo tempo non ha tremato di fronte a Turati, calciando un rigore ai limiti della perfezione. Un bel sospiro di sollievo per tutto il popolo del Bentegodi, che ormai credeva davvero di vivere dentro a un incubo.

Finita qui? Macché, perché poi in serata arriva anche l’orribile rigore calciato da Nico Gonzalez contro l’Inter, uno che prima di oggi era a quota 6 rigori segnati su 6 tentativi.

Il destro tirato dall’argentino, però, è troppo brutto per essere vero e Sommer non deve far altro che indovinare l’angolo giusto.

Cinque rigori sbagliati, dunque. Come ci ricorda il giornalista Giuseppe Pastore, per ritrovare una giornata di Serie A in cui c’era stato un numero così alto di errori dal dischetto bisogna andare al 1960.

Se non è un record, insomma, poco ci manca.