Regalo Fininvest, fisco light per i figli di Silvio Berlusconi | OneFootball

Regalo Fininvest, fisco light per i figli di Silvio Berlusconi | OneFootball

Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·9 luglio 2023

Regalo Fininvest, fisco light per i figli di Silvio Berlusconi

Immagine dell'articolo:Regalo Fininvest, fisco light per i figli di Silvio Berlusconi

Scoperte le ultime volontà di Silvio Berlusconi grazie al suo testamento, ora gli eredi dell’ex premier dovranno vedersela con il fisco e con quella tassa di successione che il fondatore di Forza Italia ha sempre considerato ingiusta e ha provato a togliere o rendere il meno invasiva possibile durante i suoi anni di governo.

Come riporta La Repubblica, il 61,2% di Fininvest, le quote della holding di famiglia in mano a Berlusconi e passate in eredità agli eredi, potre trovare una tassazione più leggera grazie all’articolo 3 del Testo unico sulle successioni, che regola proprio le esenzioni dedicate alle imposte di successione.


OneFootball Video


La legge prevede che ai familiari di primo grado (in questo caso i figli Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora senza dimenticare il “caso” che si è venuto a creare con l’ultimogenito Luigi)  si applichi un’aliquota del 4% sul valore dei beni ereditati, per la quota eccedente per ciascuno al milione di euro. Il punto è stabilire a quale valore si faccia riferimento.

Il calcolo è complesso perché il valore totale dei beni trasferiti include titoli di diverse società (le quattro holding con in in mano il 61,2% di Fininvest più Dolcedrago, che custodisce la maggior parte due beni immobiliari), oltre alle case di diretta proprietà e fuori dalle holding immobiliari, altre partecipazioni e tre barche. Ma il pacchetto più ricco è senza dubbio quello delle quote societarie: il 61,2% di Fininvest. Il grosso del pagamento, per gli eredi, arriverà da qui.

Ma ecco che torna in ballo il già citato articolo 3 comma 4ter che entra in vigore qualora la cessione avvenga in comunione ai familiari e riguardi partecipazioni di controllo (come è il caso della quota in Fininvest): in questo caso i trasferimenti «non sono soggetti all’imposta». Con una prescrizione molto chiara però. «Il beneficio si applica a condizione che gli aventi causa proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento».

A fare ancora più chiarezza ci ha pensato nel 2008 l’Agenzia delle Entrate, che conferma l’applicabilità della norma nel caso «un soggetto doni l’intero pacchetto azionario posseduto ai suoi tre figli in comproprietà tra loro». Dal fronte Fininvest, intanto, non arrivo commenti su questa possiblità.

Ma anche se l’articolo in questione non trovasse applicabilità nella questione sull’eredità di Berlusconi, i figli dell’ex proprietario di Milan e Monza andrebbero a risparmiare sulle tasse di successione una cifra comunque ragguardevole, rispetto alle indiscrezioni che parlavano di versamenti per centinaia di milioni di euro. Lo stesso Testo unico prevede infatti che per le società non quotate la base imponibile a cui applicare l’imposta sia il patrimonio netto evidenziato nell’ultimo bilancio.

La cessione però non riguarda la più ricca Fininvest, ma le holding di controllo. Le quattro società partecipate direttamente da Silvio Berlusconi, attraverso partecipazioni incrociate, secondo gli ultimi bilanci depositati, presentano un patrimonio netto complessivo di circa 431 milioni di euro, dunque il 4% per cento si applicherebbe a questa somma e porterebbe il conto a circa 17 milioni di euro. Una cifra molto inferiore a quella dovuta se fosse stata attribuita direttamente la quota Fininvest.

Visualizza l' imprint del creator