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Tommaso Cherubini·1 ottobre 2024
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Tommaso Cherubini·1 ottobre 2024
La Juventus ha cominciato un nuovo ciclo con Thiago Motta, la partenza in Serie A fin qui ha mostrato cose positive in alcune partite e lati ancora da sviluppare in altre.
I bianconeri per il momento sono solo dietro al Napoli in classifica, con 12 punti in 6 match e con lo "0" alla casella dei gol subiti che continua a resistere. Sono 9 i gol segnati e ancora nessuna rete incassata in Serie A.
In questo senso, come riportato da Opta, la Juve ha battuto un record di imbattibilità (che aveva registrato in passato con Allegri): nessun gol subito in 540 minuti di campionato, la striscia di imbattibilità più lunga registrata dalla stagione 1994/95 (anno in cui le vittorie cominciarono a valere 3 punti). Il record precedente apparteneva sempre ai bianconeri nella stagione 2014/15.
Un grande punto di forza, quindi, fin qui è la solidità difensiva che ha dato Motta alla squadra: se anche con Allegri la fase difensiva funzionava, prima la Juventus puntava di più a chiudersi spesso nella sua metà campo e resistere agli assalti degli avversari, adesso controlla il gioco con il possesso e di conseguenza gli avversari arrivano meno spesso dalle parti di Di Gregorio (o Perin).
Si difende, innanzitutto, con la palla e tramite il possesso, attraverso anche una maniacale organizzazione degli spazi in campo: è questo il lavoro ottimamente svolto da Motta fin qui, che adesso deve dare continuità a questo avvio cercando di tramutare il possesso e il controllo anche in occasioni e pericoli per gli altri.
Come riporta sempre Opta, un altro dato significativo e che fortifica questi princìpi di gioco: la Juventus è la squadra di questo campionato che conta più sequenze su azione con almeno 10 passaggi, 143, almeno 27 più di qualsiasi altra squadra; i bianconeri vantano anche il maggior possesso palla in questa Serie A (60.8%).
Insomma, fin qui il controllo e i pochi pericoli arrivati verso l'area bianconera non sono frutto di una resistenza da trincea ma di un controllo e un dominio del campo per cercare di tenere il più possibile il pallone tra i piedi e non dover difendere all'interno della sua area di rigore. In questo modo Thiago Motta ha cambiato - e sta cambiando - la Juventus.