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Tommaso Cherubini·22 maggio 2023
🤯 Razzismo Vinicius: scontro con la Liga, Ancelotti sbotta e i comunicati

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Tommaso Cherubini·22 maggio 2023
La Liga purtroppo ieri ha vissuto un brutto – l’ennesimo – episodio di razzismo e ancora una volta nel mirino è finito Vinicius.
C’è stata la sospensione della partita a Mestalla durante la gara col Valencia, poi Vinicius – nervosissimo – è stato espulso dopo una rissa.
Ancelotti, ovviamente, ne ha preso le difese nella conferenza post-partita: “Quanto visto oggi non dovrebbe mai succedere: il pubblico gridava ‘scimmia’ a Vinicius, c’è qualcosa che non va in Liga. L’ho lasciato in campo perché ritenevo che fosse una vittima, non di certo il colpevole, e il cartellino rosso che ha ricevuto non ha alcun senso. L’arbitro avrebbe dovuto interrompere la partita: un intero stadio ha rivolto insulti razzisti a un giocatore. Vinicius era ovviamente molto triste dopo la partita: non arrabbiato, triste. Tutto questo è inaccettabile”, ha detto Carletto.
Il ds del Valencia Javier Solis, invece, ne ha parlato così: “Non possiamo tollerare le dichiarazioni infelici di Ancelotti in cui ha etichettato tutto Mestalla come razzista. Probabilmente è un errore di lingua, avrà capito male, deve chiedere scusa come noi nella stessa maniera condanniamo gli insulti razzisti”.
La risposta di Vinicius non si è fatta attendere ed è arrivata con una storia e un post su Instagram: “Il premio che i razzisti hanno vinto è la mia espulsione. Questo non è calcio, è la Liga”, prendendo in giro lo slogan del campionato spagnolo.
“Non è la prima volta, né la seconda, né la terza. Il razzismo è la normalità ne La Liga. La competizione pensa sia normale, la Federazione anche e gli avversari incoraggiano tutto ciò. Mi dispiace tanto. Il campionato che una volta era di Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi, oggi è dei razzisti. Una nazione bellissima, che mi ha accolto e che amo, ma che ha accettato di esportare l’immagine nel mondo di un Paese razzista. Mi dispiace per gli spagnoli che non sono d’accordo, ma oggi in Brasile la Spagna è conosciuta come un paese di razzisti. E, sfortunatamente, per tutto quello che succede ogni settimana, non ho modo di difendermi. Sono d’accordo. Ma io sono forte e vado fino in fondo contro i razzisti. Anche se lontano da qui”, ha scritto il fuoriclasse brasiliano.
In tantissimi nel mondo del calcio hanno mostrato il loro appoggio a Vinicus, dal compagno di nazionale Neymar fino anche a Mbappé:
Ma non è finita qui, perché il colpo di scena lo ha dato il presidente della Liga Javier Tebas, che con un tweet ha rimproverato a Vinicius di non essersi presentato ad alcuni incontri che avevano accordato per trattare di razzismo:
Vinicius ha risposto così: “Ancora una volta, invece di criticare i razzisti, il presidente della Liga appare sui social per attaccarmi. Per quanto parli e fai finta di non leggere, l’immagine del tuo campionato viene scossa. Guarda le risposte ai tuoi post e sorprenditi. Omettere te stesso ti rende solo uguale ai razzisti. Non sono tuo amico per parlare di razzismo. Voglio azioni e punizioni. L’hashtag non mi commuove”.
Il Real Madrid, poi, ha pubblicato anche un comunicato dove condanna i gesti di Mestalla e mostra appoggio a Vinicius, oltre ad aver denunciato anche i fatti per aprire un’indagine.
Lo stesso ha fatto il Valencia, dicendo che condanna i gesti e che gli autori verranno espulsi a vita da Mestalla.
Quello di Vinicius è un vero e proprio caso che ha scosso il calcio spagnolo e che di certo non finirà oggi, vedremo quali provvedimenti saranno presi.