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Tommaso Cherubini·21 maggio 2023
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Tommaso Cherubini·21 maggio 2023
È successo di tutto a Mestalla durante Valencia-Real Madrid.
Partita ad altissima tensione soprattutto per i valenciani che si giocano la salvezza.
Sul risultato di 1-0, un pallone è stato lanciato in campo da un raccattapalle: la sfera è rimasta all’interno dell’area e il difensore del Valencia Comert l’ha calciata verso Vinicius, che stava portando il pallone – quello della gara, buono – verso l’area di rigore. Ovviamente l’arbitro ha fermato il gioco.
Il problema è che dopo l’interruzione Vinicius è andato direttamente faccia a faccia con la tribuna, reclamando di essere stato oggetto di insulti razzisti.
L’arbitro De Burgos Bengoetxea ha sospeso la partita per alcuni minuti, con gli speaker di Mestalla che hanno annunciato gli stop agli insulti razzisti da parte di una parte dei tifosi Ché.
Passano alcuni minuti e la partita riprende, fino a un altro episodio: Mamardashvili compie una super parata su Valverde e manda in corner, Correia trascina la palla di nuovo in campo, Rudiger gli va addosso e da lì scatta una rissa, dove Vinicius è uno dei più attivi.
Hugo Duro lo blocca da dietro, il brasiliano reagisce e gli sferra una gomitata.
L’arbitro in un primo momento estrae diversi gialli, anche per Vinicius, ma poi viene richiamato al VAR e decide di espellere direttamente il brasiliano. Vinicius, uscendo dal campo, fa il gesto del “2”, provocando la tifoseria del Valencia in vista di una possibile retrocessione in Segunda.
Una partita folle che finisce al minuto numero 105 dopo quasi un quarto d’ora di recupero, con il Valencia che ottiene 3 punti fondamentali per la corsa salvezza ma ancora una volta con una Liga che trasmette una pessima immagine. E quello che è successo farà discutere e non poco in Spagna.