Quanto costa un punto in Premier League: la classifica squadra per squadra | OneFootball

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Calcio e Finanza

·30 maggio 2023

Quanto costa un punto in Premier League: la classifica squadra per squadra

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Il Chelsea è stato autore di una stagione deludente. In Premier League, infatti, i Blues si sono classificati al 12° posto, fuori da tutti i piazzamenti che portano a disputare una competizione europea e a ben 45 punti dal Manchester City, che ha vinto il suo terzo campionato consecutivo.

A rendere ancora più clamoroso il risultato finale del club di Todd Boehly sono le spese affrontate, non solo nel mercato di gennaio, ma per quanto riguarda i costi della rosa, gli ammortamenti iscritti a bilancio 21/22 e le commissioni agli agenti per il mercato di gennaio 2023. Su quest’ultimi dati, che non comprendono le cifre spese nel mercato di riparazione di quest’anno in attesa dei dati ufficiali che saranno pubblicati nei bilanci 22/23, si basa l’analisi di Twenty First Group per conto dell’autorevole quotidiano inglese The Times. Lo studio ha preso in esame tutti questi dati per le 20 squadre della Premier League 22/23, inserendo anche la voce “aspettativa punti” che considera la media dei costi sostenuti da tutte le altre società. Ad esempio, una squadra che spende circa il doppio della media avrebbe dovuto conquistare circa 66 punti. Una squadra che spende il 20% in meno rispetto alla media ci si attende che conquisti 42 punti.


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Come è facile da immaginare il risultato peggiore è stato fatto registrare dal Chelsea, che figura come la società che vanta costi complessivi secondi solo a quelli del Manchester United, pari a 546 milioni di sterline, ma ha totalizzato solamente 44 punti (una spesa del genere prevedeva un bottino in campionato di 77 punti, secondo l’analisi). Il saldo negativo tra punti previsti e punti effettivamente conquistati è pari a 33, il risultato peggiore, e di gran lunga, di tutto il campionato.

Dati in milioni di sterline

Dopo i Blues, c’è il Leicester, retrocesso in Championship insieme al Leeds all’ultima giornata, con un saldo di -17 fra i 51 previsti e i 34 realmente conquistati con le Foxes che hanno speso in totale 264 milioni di sterline. Invece, passando in rassegna le formazioni con il saldo positivo più alto, quelle che si possono definire virtuose, troviamo l’Arsenal che vanta un delta di +24 (spese per 354 milioni con 84 punti conquistati contro i 60 previsti), il Brentford con +23 visti i 59 punti guadagnati in campionato contro i 36 previsti e i costi più bassi tra i club di Premier. A pari merito con le “Api”, il Newcastle, arrivato quarto e tornato in Champions League dopo 20 anni. Il club del fondo saudita PIF ha sostenuto spese per 231 milioni conquistando 71 punti contro i 53 previsti.

In base alle spese complessive sostenute dai club si può calcolare un altro dato molto interessante: quanto hanno speso le 20 società inglesi per ogni punto ottenuto in questa edizione della Premier League. Considerando i dati presi in esame da Twenty First Group, ecco la speciale classifica:

  •  Chelsea: 12,4 milioni di sterline per punto conquistato;
  •  Leicester: 7,8 milioni;
  •  Liverpool: 7,5 milioni;
  •  Manchester United: 7,4 milioni;
  •  Everton: 6,8 milioni;
  •  Leeds: 6,3 milioni;
  •  Southampton: 6,2 milioni;
  •  Manchester City: 6,1 milioni;
  •  Tottenham: 5,1 milioni;
  • West Ham: 4,9 milioni;
  • Wolverhampton: 4,6 milioni;
  • Arsenal: 4,2 milioni;
  • Aston Villa: 3,9 milioni;
  • Crystal Palace: 3,7 milioni;
  • Bournemouth: 3,5 milioni;
  • Fulham: 3,3 milioni;
  • Newcastle: 3,3 milioni;
  • Brighton: 2,7
  • Brentford: 1,6 milioni.
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