Premier League, lunedì il voto sul "salary cap": ecco come funzionerebbe | OneFootball

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·25 aprile 2024

Premier League, lunedì il voto sul "salary cap": ecco come funzionerebbe

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La Premier League si sta avvicinando verso un’altra votazione controversa lunedì, con la maggioranza dei club intenzionata di varare una sorta di “salary cap” in vista della stagione 2025/26. Un vero e proprio tetto agli stipendi per le società del massimo campionato inglese.

Come riporta il quotidiano The Athletic, si sta studiando un sistema basato sul cosiddetto “ancoraggio”. Il tetto salariale limiterebbe l’importo di denaro che qualsiasi club può investire nelle proprie squadre e sarebbe legato a un multiplo di quello che l’ultimo club della Premier League riceve dai diritti tv e commerciali incassati a livello centralizzato dal massimo campionato di calcio del Paese.


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A inizio aprile, tutti i 20 club della Premier avevano approvato una proposta per continuare nei colloqui così da trovare una soluzione in merito, con l’obiettivo di finalizzare le nuove regole all’assemblea generale annuale di giugno. Il piano prevede quindi di chiedere ai club di sostenere nuovamente l’idea in vista di un altro incontro tra la Premier League e la Football Association, fissato per lunedì.

Premier League salary cap – Come funziona e il concetto di “ancoraggio”

Si tratta di un tema presente sul tavolo dei club dall’anno scorso. Dal principio il valore dell’ancoraggio identificato dai proponenti era di 4,5 volte e mezzo. Ma questo limite veniva ritenuto troppo basso da quei club che hanno una spesa già al limite di questo valore e che temono che una autolimitazione di questo genere possa far perdere piano piano alla Premier la sua posizione di campionato di vertice in Europa e nel Mondo. Ora sembra che la Premier voglia fissare questo parametro molto più vicino a quota 5.

Tuttavia, Chelsea, Manchester City e Manchester United hanno già espresso le loro preoccupazioni sull’idea, sottolineando che potrebbe essere una violazione della legge sulla concorrenza nel Regno Unito. Se l’ancoraggio fosse stato in vigore la scorsa stagione, il tetto sarebbe stato di 518 milioni di sterline (al cambio attuale, oltre 600 milioni di euro), cinque volte i 121 milioni di euro che il Southampton, arrivato ultimo nella Premier League 2022/23, ha guadagnato dalla Premier League.

Per fare un esempio, il Chelsea ha speso più di questa cifra per stipendi, ammortamenti legati alle spese sostenute per i cartellini e commissioni agli agenti. Limite sfiorato dal Manchester City, che avrebbe così uno spazio di manovra molto limitato, che verrebbe liberato solamente da alcune cessioni.

Ma se alcune big sono contrarie, questa misura piace molto alle medio-piccole che la vedono come la possibilità di accorciare il gap con quelle società che potranno contare in futuro sulle importanti risorse economiche della nuova Champions League e del Mondiale per Club a 32 squadre. Se questa proposta venisse respinta, queste società temono che l’

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