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·3 dicembre 2024
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L’allenatore di Diego Pugno ai tempi del Borgaro, Mario Gentile, che Juventusnews24 ha contattato in esclusiva per parlare dell’attaccante classe 2006.
Sicuramente il livello di Diego al Borgaro era già alto ma, secondo lei, c’erano degli aspetti che avrebbe potuto migliorare? Ha visto dei miglioramenti di Pugno con la Juve?«Quando lo allenavo, era un ragazzino con tanti margini di miglioramento. Giocava contro un livello che, rispetto alle sue potenzialità, era basso e quindi aveva bisogno, per crescere, di allenarsi con preparatori atletici per migliorare sotto tutti i punti di vista. Seguendolo da fuori, sto vedendo i miglioramenti sul campo. Quando gioca con i suoi pari, non ha niente di meno rispetto a nessuno. Secondo me è un attaccante formidabile, che se la gioca con tutti i difensori della Primavera. Ho sempre pensato che Diego fosse un ragazzo con le qualità per arrivare in alto, ma la strada è ancora lunga. Mi auguro che, con la sua mentalità e la sua voglia, continui a lavorare ancora di più per consolidare questa posizione».
Che cosa gli chiederà appena rivedrà Pugno dopo l’esordio in Serie A?«Vorrei chiedergli com’è stata l’avventura con la prima squadra: parlare con i grandi, la trasferta a Lecce, come è stato considerato dai compagni, il momento nello spogliatoio e come ha vissuto quelle 24-36 ore. Mi piacerebbe sapere quali emozioni ha provato quando il mister gli ha detto di alzarsi e come ha vissuto l’ingresso in campo davanti a migliaia di persone. Vorrei sapere se, in quel momento, gli è passato per la testa tutto il percorso calcistico che ha fatto: dai pulcini al Borgaro fino all’esordio in Serie A. Se lo merita. Questa è la mia seconda grande soddisfazione: non ho vinto molti tornei, ma ho portato due giocatori nei professionisti. Diego e Cristian Bunino, che adesso è alla Pro Vercelli, dopo aver giocato in diverse squadre tra Serie B e Lega Pro ed essersi allenato alla Juve con Ronaldo».