
OneFootball
Francesco Porzio·13 settembre 2018
Psg-Jordan, ma non solo: le 5 sponsorizzazioni più strane

In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Francesco Porzio·13 settembre 2018
Siti porno, film e fast food. Pensavate di averle viste tutte?
Giovedì a mezzogiorno è stata annunciata una storica partnership tra il Paris Saint Germain e Air Jordan, lo storico brand creato e ispirato a Michael Jordan.
Secondo l’agenzia French-Presse, questo accordo triennale porterà nelle casse di Nike circa 200 milioni di euro all’anno. Non male è?
Insomma, un giorno storico. Per due motivi. Innanzitutto perchè è la prima volta che Jordan entra nel mondo del calcio, creando una maglia che verrà indossata in alcune partite di Champions League. Poi, è la prima volta che un club avrà di fatto due sponsor di maglia per una stagione, anche se ovviamente Jordan fa parte della “famiglia” Nike.
Questa scelta di marketing sembra già funzionare, visto che nelle prime ore lo store online del Psg era in tilt.
Ma quali sono le cinque sponsorizzazioni più strane mai viste su una maglietta di una squadra di calcio?
Vi ricordate questa maglia dell’Atletico Madrid? Non bellissima.
Nel 2004 i Colchoneros avevano come sponsor proprio l’uomo ragno, che era ben visibile sulla maglia da trasferta. Grande intuizione di marketing, almeno quello.
Nel 2009/10 Burger King divenne sponsor del Getafe. Ma soprattuto al suo interno disegnarono una faccia con il logo dello sponsor. E l’esultanza divenne anche un modo di fare marketing. Futuristica.
Il Manchester City, si sa, è attento ad espandersi nel modo giusto. Così lo scorso aprile ha annunciato una partnership pluriennale con Tinder, la famosa app di incontri. Altri club europei hanno poi seguito il City in questa iniziativa. Forse avevano paura di annunciarlo come chi ha paura di dire che scarica l’app?
Questa la più recente, dell’Everton, che ha sfruttato a pieno i nuovi sponsor sulle maniche in Premier League. Chi di voi non ha mai giocato ad Angry Birds?
Il Rutherford Raiders, una squadra di calcio dell’Università del Kent in Inghilterra, viste le difficoltà del club, aveva provato a farsi sponsorizzare da PornHub, il famoso sito porno. All’inizio era stato proposto come uno scherzo, ma quando PornHub è venuto a conoscenza di questa iniziativa si era davvero proposto. Ma l’Università alla fine ha bloccato tutto. Peccato.