Otto marzo, Miriam: «Io, arbitra di 16 anni, e gli insulti sessisti sul campo da gioco» | OneFootball

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·8 marzo 2025

Otto marzo, Miriam: «Io, arbitra di 16 anni, e gli insulti sessisti sul campo da gioco»

Immagine dell'articolo:Otto marzo, Miriam: «Io, arbitra di 16 anni, e gli insulti sessisti sul campo da gioco»

In occasione della Festa della Donna, Miriam, una giovane arbitra, ha parlato della sua esperienza in campo. Le parole

Oggi è l’8 marzo e i giornali riflettono molto sulla condizione delle donne in Italia e non solo. Il Corriere della Sera propone un’intervista a Miriam, 16enne arbitra che domenica 23 febbraio ha vissuto l’esperienza di sentire insulti sessisti da parte del padre di un giocatore in campo durante la gara tra Achillea e Grifone Gialloverde, due squadre giovanili di Roma.

SI É ACCORTA DEGLI INSULTI – «No, sicuramente sentivo qualcosa ma nulla più del solito. Quando ho sentito la cronaca e ho capito che quegli insulti erano rivolti proprio a me ho provato rabbia, amarezza e delusione, sebbene sia stato certamente brutto e triste sentirli in modo così esplicito, tuttavia non ne sono rimasta sorpresa».


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ERA GIA’ SUCCESSO – «Ormai nei campi per me e i miei colleghi anche maschi è un’abitudine: impari semplicemente a passarci sopra e lasciare correre. Di certo questa volta hanno colpito maggiormente perché espliciti e di natura sessista, soprattutto provenendo da un signore che potrebbe essere mio padre».

LA SCELTA DI ARBITRARE – «Mio zio Giando lo è stato e sentendone parlare mi ha trasmesso questa passione».

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